teatro
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teatro
apro questo topic che spero gli esperti arricchiranno con una notizia che fa ben sperare per il teatro
http://roma.corriere.it/roma/notizie/tempo_libero/12_settembre_19/teatro-attori-imprenditori-in-tourne-2111881108599.shtml
CULTURA
Attori imprenditori di sé stessi:
e a teatro arriva lo sponsor bancario
Nasce la compagnia Rep: più debutti a settimana e 40 soci disponibili a lavorare sia sui propri spettacoli sia su quelli degli altri. Ruoli intercambiabili
I soci di «Rep»
ROMA - Quaranta nomi, 25 spettacoli, 2 mesi di programmazione con un doppio spettacolo quotidiano: questi i numeri dell’operazione che raccoglie volti noti del panorama artistico italiano decisi ad unire le forze per una azione culturale. Personaggi come Pierfrancesco Favino, Ugo Dighero, Paola Minaccioni, Giulia Weber, Paolo Briguglia, decisi a non limitarsi alla passiva attesa di una scrittura, divenendo piuttosto imprenditori di sé stessi, trovando finanziamenti e producendo in prima persona i propri spettacoli.
IL MODELLO PRODUTTIVO - Il primo passo è la costituzione dell’associazione culturale Danny Rose – dal nome dell’improbabile impresario teatrale ritratto da Woody Allen nell’omonimo film - che prevede una quota di iscrizione consistente atta a costituire un primo fondo economico. Quindi la stesura di un progetto articolato su molte opere, presentate a rotazione, con più debutti a settimana e un gruppo di soci disponibili a lavorare sia sui propri spettacoli che su quelli degli altri, con grande interscambiabilità di ruoli.
FINANZIATORE PRIVATO - La compagnia si chiama REP come repertorio e quello che propone è un modello produttivo flessibile, molto diffuso in Europa ma ormai scomparso in Italia. Una formula tanto convincente da riuscire a coinvolgere un teatro storico come lo Spazio Uno (da cui sono passate alcune delle avanguardie più interessanti degli ultimi 45 anni) e la BNL Gruppo BNP Paribas in qualità di sponsor. L’idea è quella di rimboccarsi le maniche in un momento storico tanto difficile per la cultura, assumendo una visione nuova ed elastica del proprio lavoro. Ed è significativo il fatto che l’idea di passare all’azione venga da un gruppo di nomi che lavorano parecchio nonostante i tempi.
CARTELLONE AUTOGESTITO - Dal punto di vista artistico la proposta si focalizza sulla drammaturgia contemporanea, soprattutto quella italiana, con attenzione a tematiche al femminile e il fine ultimo di dare spazio ad un’ampia offerta di spettacoli che difficilmente vedrebbero la luce. Testi di Gianrico Carofiglio, Angelo Longoni, Daniele Prato, Laura Forti, in cui i ruoli classici sono abbattuti, i protagonisti sono paritetici. e la mutua collaborazione fra gli attori implica mobilità (sostituzioni reciproche) e trasversalità: tutte esperienze nuove sia per gli attori in rapporto al proprio lavoro che per il pubblico.
ATTENZIONE AI GIOVANI - Mirando dichiaratamente ai giovani, il programma (dal 2 ottobre al 25 novembre) prevede due spettacoli a sera, biglietto a costo contenuto e la possibilità di incontrare gli attori negli spazi del teatro. «La cultura si muove», avviando un processo che intende proseguire in futuro con cartelloni stagionali, con la speranza che l’iniziativa venga notata dalle istituzioni come nuovo modello fattivo di un rapporto fra arte e produttività.
Donatella Codonesu
http://roma.corriere.it/roma/notizie/tempo_libero/12_settembre_19/teatro-attori-imprenditori-in-tourne-2111881108599.shtml
CULTURA
Attori imprenditori di sé stessi:
e a teatro arriva lo sponsor bancario
Nasce la compagnia Rep: più debutti a settimana e 40 soci disponibili a lavorare sia sui propri spettacoli sia su quelli degli altri. Ruoli intercambiabili
I soci di «Rep»
ROMA - Quaranta nomi, 25 spettacoli, 2 mesi di programmazione con un doppio spettacolo quotidiano: questi i numeri dell’operazione che raccoglie volti noti del panorama artistico italiano decisi ad unire le forze per una azione culturale. Personaggi come Pierfrancesco Favino, Ugo Dighero, Paola Minaccioni, Giulia Weber, Paolo Briguglia, decisi a non limitarsi alla passiva attesa di una scrittura, divenendo piuttosto imprenditori di sé stessi, trovando finanziamenti e producendo in prima persona i propri spettacoli.
IL MODELLO PRODUTTIVO - Il primo passo è la costituzione dell’associazione culturale Danny Rose – dal nome dell’improbabile impresario teatrale ritratto da Woody Allen nell’omonimo film - che prevede una quota di iscrizione consistente atta a costituire un primo fondo economico. Quindi la stesura di un progetto articolato su molte opere, presentate a rotazione, con più debutti a settimana e un gruppo di soci disponibili a lavorare sia sui propri spettacoli che su quelli degli altri, con grande interscambiabilità di ruoli.
FINANZIATORE PRIVATO - La compagnia si chiama REP come repertorio e quello che propone è un modello produttivo flessibile, molto diffuso in Europa ma ormai scomparso in Italia. Una formula tanto convincente da riuscire a coinvolgere un teatro storico come lo Spazio Uno (da cui sono passate alcune delle avanguardie più interessanti degli ultimi 45 anni) e la BNL Gruppo BNP Paribas in qualità di sponsor. L’idea è quella di rimboccarsi le maniche in un momento storico tanto difficile per la cultura, assumendo una visione nuova ed elastica del proprio lavoro. Ed è significativo il fatto che l’idea di passare all’azione venga da un gruppo di nomi che lavorano parecchio nonostante i tempi.
CARTELLONE AUTOGESTITO - Dal punto di vista artistico la proposta si focalizza sulla drammaturgia contemporanea, soprattutto quella italiana, con attenzione a tematiche al femminile e il fine ultimo di dare spazio ad un’ampia offerta di spettacoli che difficilmente vedrebbero la luce. Testi di Gianrico Carofiglio, Angelo Longoni, Daniele Prato, Laura Forti, in cui i ruoli classici sono abbattuti, i protagonisti sono paritetici. e la mutua collaborazione fra gli attori implica mobilità (sostituzioni reciproche) e trasversalità: tutte esperienze nuove sia per gli attori in rapporto al proprio lavoro che per il pubblico.
ATTENZIONE AI GIOVANI - Mirando dichiaratamente ai giovani, il programma (dal 2 ottobre al 25 novembre) prevede due spettacoli a sera, biglietto a costo contenuto e la possibilità di incontrare gli attori negli spazi del teatro. «La cultura si muove», avviando un processo che intende proseguire in futuro con cartelloni stagionali, con la speranza che l’iniziativa venga notata dalle istituzioni come nuovo modello fattivo di un rapporto fra arte e produttività.
Donatella Codonesu
miss marple- Messaggi : 5556
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Re: teatro
speriamo inbene. a ferrara il comune sta puntando moltissimo sulla ricostruzione del teatro, hanno un bellissimo slogan: fai uscire discena il sisma.
penso che inperiodi storici di difficoltà se non lasci spazio alla cultura impoverisci la società in tuti i sensi
penso che inperiodi storici di difficoltà se non lasci spazio alla cultura impoverisci la società in tuti i sensi
La Sкaßalqaatsaя- Admin
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Re: teatro
Ulissi, viaggio nelle odissee. Tutti gli appuntamenti della rassegna
Ulissi viaggio nelle odissee
una rassegna dedicata alle molte declinazioni dell'eroe omerico
Ottobre 2012 - aprile 2013
Ulissi
Viaggio nelle odissee
produzione Piccolo Teatro di Milano
In collaborazione con Comune di Milano
Regia Marco Rampoldi
Esiste un’Itaca possibile? La città, per chi ci vive e per chi ci arriva, può essere vissuta come un “porto” definitivo o la sua stessa identità si esprime nel continuo viaggio? Il cittadino di Milano quale Ulisse sarà? Che volto avrà?
Aspettando Odyssey, la grande coproduzione del Piccolo con il Teatro Nazionale di Atene Robert Wilson (dal 2 al 24 aprile 2013), il Piccolo Teatro organizza la rassegna Ulissi /Viaggio nelle odissee. Otto incontri-spettacolo con la regia di Marco Rampoldi da ottobre ad aprile sono una vera e propria “Stagione nella stagione”, considerato che vi prendono parte alcuni tra i più grandi interpreti del teatro contemporaneo: Antonio Catalano, Guido Ceronetti, Federica Fracassi, Moni Ovadia, Marco Paolini, Massimo Popolizio, Paolo Rossi, Fausto Russo Alesi, Toni Servillo.
Gli incontri si terranno nei luoghi più inattesi della città: Palazzo di Giustizia, Mercato comunale di piazza Wagner, Carcere minorile “Beccaria”, Biblioteca comunale di via Lorenteggio, Casa della Carità oltre al Piccolo. Negli incontri letture di autori e di testi che spaziano dall’antichità più remota ad oggi: dall’Odissea, naturalmente, a Joyce; daLe Mille e una Notte a Platone ed Eschilo; dal Satyricon a Karen Blixen e Mimmo Borrelli; dall’Epopea di Gilgameš, a Kavafis e Seferis e i racconti degli ospiti della Casa della Carità.
Ad affiancare le letture saranno le riflessioni di personalità in prima linea nell’impegno civile e sociale: Sumaya Abdel Qader, Eva Cantarella, don Virginio Colmegna, Giulio Giorello, Livia Pomodoro, Paolo Rumiz, Salvatore Scuto, Elisabetta Sgarbi.
Il Viaggio nelle odissee si conclude al Chiostro del Teatro Grassi, il 20 e il 21 aprile con la due-giorni 48 ore con Ulisse: letture dai primi XII libri dell’Odissea, incontri, video, un laboratorio per ragazzi a cura di Antonio Catalano e la mostra Gli Ulissi di Emanuele Luzzati.
E “fuori programma” dal 5 all’8 giugno al Teatro Studio Vinicio Capossela canta il “suo” Ulisse con il “viaggio in musica” Marinaio, profeta e balena. L’ombra di Ulisse da Omero all’Inferno.
Il calendario della manifestazione
Teatro Grassi via Rovello, 2 - martedì 2 ottobre ore 17.30
Una certa idea della Grecia
Lezione-spettacolo di Guido Ceronetti
con Eléni Molos e Luca Mauceri
Palazzo di Giustizia Aula della Corte d'Assise d'Appello
corso di Porta Vittoria - giovedì 8 novembre ore 17.30
"Non merita biasimo l'ira" (Odissea, libro XXII, v. 59)
Giustizia è vendetta?
letture di Massimo Popolizio
con Eva Cantarella, Livia Pomodoro, Salvatore Scuto
Matricola pub viale Romagna, 43 - lunedì 17 dicembre ore 18.30
"Semplicemente Joyce"
Ulisse nei pub di Dublino
letture di Fausto Russo Alesi
con Giulio Giorello
Istituto penale per minorenni Cesare Beccaria
via dei Calchi Taeggi, 20 - giovedì 17 gennaio ore 17.30
"E l'imploravo di lasciarmi partire" (Odissea, libro X, vv. 17-18)
Sogno o ritorno?
con Paolo Rossi
Casa della Carità via Francesco Brambilla, 10 - giovedì 7 febbraio ore 17.30
"È venerando l'uomo che arriva sperduto" (Odissea, libro V, vv. 447-448)
L'io in cammino
letture di Moni Ovadia
con Giulio Giorello e Paolo Rumiz
Mercato comunale di Piazza Wagner - giovedì 7 marzo ore 17.30
in collaborazione con Biblioteca comunale di Piazza Sicilia
"Non somigliava a un mangiatore di pane" (Odissea, libro IX, vv. 190-191)
Intorno al cibo
letture di Marco Paolini
con don Virginio Colmegna e Eva Cantarella
Biblioteca comunale di via Lorenteggio via Odazio, 9 - lunedì 25 marzo ore 17.30
"Io mi ti inchino, Signora" (Odissea, libro VI, v. 149)
La seduzione della seduzione
letture di Federica Fracassi
con Elisabetta Sgarbi, Eva Cantarella, Sumaya Abdel Qader
Teatro Grassi via Rovello, 2 - venerdì 12 aprile ore 17
"Prendi un ben fatto remo, e in via ti metti" (Odissea, libro XI, v.121)
Sull'Averno con Omero e Mimmo Borrelli
con Toni Servillo
Chiostro del Teatro Grassi via Rovello, 2 - sabato 20 e domenica 21 aprile
in collaborazione con Expo Milano e Radio24
"48 ore con Ulisse"
letture dai primi XII libri dell'Odissea di Omero
Mostra "Gli Ulissi di Emanuele Luzzati" in collaborazione
con Teatro Gioco Vita
Laboratorio per ragazzi "Gli Ulissi di domani"
a cura di Antonio Catalano
video cult e inediti dalle Teche Rai
Tutti gli incontri sono ad ingresso libero con prenotazione fino ad esaurimento dei posti disponibili.
Teatro Studio Expo via Rivoli, 6 - da mercoledì 5 a sabato 8 giugno*
Marinaio, profeta e balena
L¹ombra di Ulisse da Omero all'Inferno
Viaggio in musica di e con Vinicio Capossela
Acquisti e informazioni biglietteria Teatro Strehler largo Greppi (M2
Lanza). Biglietteria telefonica 848.800.304 - www.piccoloteatro.org
http://www.piccoloteatro.org/news/492
Mi sembra molto, molto interessante
Ulissi viaggio nelle odissee
una rassegna dedicata alle molte declinazioni dell'eroe omerico
Ottobre 2012 - aprile 2013
Ulissi
Viaggio nelle odissee
produzione Piccolo Teatro di Milano
In collaborazione con Comune di Milano
Regia Marco Rampoldi
Esiste un’Itaca possibile? La città, per chi ci vive e per chi ci arriva, può essere vissuta come un “porto” definitivo o la sua stessa identità si esprime nel continuo viaggio? Il cittadino di Milano quale Ulisse sarà? Che volto avrà?
Aspettando Odyssey, la grande coproduzione del Piccolo con il Teatro Nazionale di Atene Robert Wilson (dal 2 al 24 aprile 2013), il Piccolo Teatro organizza la rassegna Ulissi /Viaggio nelle odissee. Otto incontri-spettacolo con la regia di Marco Rampoldi da ottobre ad aprile sono una vera e propria “Stagione nella stagione”, considerato che vi prendono parte alcuni tra i più grandi interpreti del teatro contemporaneo: Antonio Catalano, Guido Ceronetti, Federica Fracassi, Moni Ovadia, Marco Paolini, Massimo Popolizio, Paolo Rossi, Fausto Russo Alesi, Toni Servillo.
Gli incontri si terranno nei luoghi più inattesi della città: Palazzo di Giustizia, Mercato comunale di piazza Wagner, Carcere minorile “Beccaria”, Biblioteca comunale di via Lorenteggio, Casa della Carità oltre al Piccolo. Negli incontri letture di autori e di testi che spaziano dall’antichità più remota ad oggi: dall’Odissea, naturalmente, a Joyce; daLe Mille e una Notte a Platone ed Eschilo; dal Satyricon a Karen Blixen e Mimmo Borrelli; dall’Epopea di Gilgameš, a Kavafis e Seferis e i racconti degli ospiti della Casa della Carità.
Ad affiancare le letture saranno le riflessioni di personalità in prima linea nell’impegno civile e sociale: Sumaya Abdel Qader, Eva Cantarella, don Virginio Colmegna, Giulio Giorello, Livia Pomodoro, Paolo Rumiz, Salvatore Scuto, Elisabetta Sgarbi.
Il Viaggio nelle odissee si conclude al Chiostro del Teatro Grassi, il 20 e il 21 aprile con la due-giorni 48 ore con Ulisse: letture dai primi XII libri dell’Odissea, incontri, video, un laboratorio per ragazzi a cura di Antonio Catalano e la mostra Gli Ulissi di Emanuele Luzzati.
E “fuori programma” dal 5 all’8 giugno al Teatro Studio Vinicio Capossela canta il “suo” Ulisse con il “viaggio in musica” Marinaio, profeta e balena. L’ombra di Ulisse da Omero all’Inferno.
Il calendario della manifestazione
Teatro Grassi via Rovello, 2 - martedì 2 ottobre ore 17.30
Una certa idea della Grecia
Lezione-spettacolo di Guido Ceronetti
con Eléni Molos e Luca Mauceri
Palazzo di Giustizia Aula della Corte d'Assise d'Appello
corso di Porta Vittoria - giovedì 8 novembre ore 17.30
"Non merita biasimo l'ira" (Odissea, libro XXII, v. 59)
Giustizia è vendetta?
letture di Massimo Popolizio
con Eva Cantarella, Livia Pomodoro, Salvatore Scuto
Matricola pub viale Romagna, 43 - lunedì 17 dicembre ore 18.30
"Semplicemente Joyce"
Ulisse nei pub di Dublino
letture di Fausto Russo Alesi
con Giulio Giorello
Istituto penale per minorenni Cesare Beccaria
via dei Calchi Taeggi, 20 - giovedì 17 gennaio ore 17.30
"E l'imploravo di lasciarmi partire" (Odissea, libro X, vv. 17-18)
Sogno o ritorno?
con Paolo Rossi
Casa della Carità via Francesco Brambilla, 10 - giovedì 7 febbraio ore 17.30
"È venerando l'uomo che arriva sperduto" (Odissea, libro V, vv. 447-448)
L'io in cammino
letture di Moni Ovadia
con Giulio Giorello e Paolo Rumiz
Mercato comunale di Piazza Wagner - giovedì 7 marzo ore 17.30
in collaborazione con Biblioteca comunale di Piazza Sicilia
"Non somigliava a un mangiatore di pane" (Odissea, libro IX, vv. 190-191)
Intorno al cibo
letture di Marco Paolini
con don Virginio Colmegna e Eva Cantarella
Biblioteca comunale di via Lorenteggio via Odazio, 9 - lunedì 25 marzo ore 17.30
"Io mi ti inchino, Signora" (Odissea, libro VI, v. 149)
La seduzione della seduzione
letture di Federica Fracassi
con Elisabetta Sgarbi, Eva Cantarella, Sumaya Abdel Qader
Teatro Grassi via Rovello, 2 - venerdì 12 aprile ore 17
"Prendi un ben fatto remo, e in via ti metti" (Odissea, libro XI, v.121)
Sull'Averno con Omero e Mimmo Borrelli
con Toni Servillo
Chiostro del Teatro Grassi via Rovello, 2 - sabato 20 e domenica 21 aprile
in collaborazione con Expo Milano e Radio24
"48 ore con Ulisse"
letture dai primi XII libri dell'Odissea di Omero
Mostra "Gli Ulissi di Emanuele Luzzati" in collaborazione
con Teatro Gioco Vita
Laboratorio per ragazzi "Gli Ulissi di domani"
a cura di Antonio Catalano
video cult e inediti dalle Teche Rai
Tutti gli incontri sono ad ingresso libero con prenotazione fino ad esaurimento dei posti disponibili.
Teatro Studio Expo via Rivoli, 6 - da mercoledì 5 a sabato 8 giugno*
Marinaio, profeta e balena
L¹ombra di Ulisse da Omero all'Inferno
Viaggio in musica di e con Vinicio Capossela
Acquisti e informazioni biglietteria Teatro Strehler largo Greppi (M2
Lanza). Biglietteria telefonica 848.800.304 - www.piccoloteatro.org
http://www.piccoloteatro.org/news/492
Mi sembra molto, molto interessante
Lia6641- Messaggi : 508
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Re: teatro
bello, brava a segnalarlo :)
La Sкaßalqaatsaя- Admin
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Re: teatro
"Io odio i talent show" di Fegiz
Funerale sarcastico al recensore
Al teatro Verdi di Milano fino al 29: la recensione!
Marco Carta diventa un intercalare, la Amoroso ci lascia le penne.
(a proposito della scomparsa delle recensioni: per leggerne una, ho dovuto scrivermela...)
MILANO
Non necessariamente i funerali sono tristi. Questo che resta in scena al teatro Verdi di Milano fino al 29 (seguiranno repliche e tour) è un funerale divertente e intelligente, perché guarda il mondo di cui celebra l’addio con occhio complice e insieme spietato, deciso a non farsi strappare nemmeno una lacrima. Mario Luzzato Fegiz, critico musicale di lunghissimo corso al Corriere della Sera, debutta in palcoscenico con tutto il peso dei suoi immemori 65 anni per raccontare, in «Io odio i talent show - Adesso canto io», il meccanismo che sta ponendo fine alle ragioni del suo lavoro: i social network, i televoti, i sms, i talent show soprattutto, hanno travalicato le ragioni della critica motivata. Addio lodi o stroncature di dischi, concerti, cantanti; ai fansclub, alle tifoserie cieche, al gradimento o alla gogna istantanea è ora affidato un ben più spiccio giudizio su ciò che il mondo musicale produce. Tali valutazioni cancellano, con i ragionamenti, pure l’ego del critico, che in scena si trova smarrito ad ammettere: «Non ho scritto nemmeno una riga su Alessandra Amoroso, e ha venduto 400 mila dischi!».
La descrizione della deriva è istrionica quanto il protagonista. Fegiz riempie la scena con il suo fisico imponente, alle spalle una vecchia radio, di fianco un jukebox, agli angoli il fisarmonicista Vladimir Denissenkov e il chitarrista Roberto Santoro impegnati (quando possono) a interrompere un flusso sarcastico e orgoglioso di ricordi, confessioni, aneddoti che riguardano la morte di Luigi Tenco e l’ipotizzata macumba di un suo famigliare nei confronti dello stesso critico, oppure il momento in cui, all’Hotel Vittoria di Sorrento, Lucio Dalla si ispira a Caruso per scrivere la sua bellissima canzone: unico momento sentimentale, questo, nell’incalzante cavalcata di ricordi e battute. Già padrone della scena, di fronte a una papera, a una smemoratezza, Fegiz ride di sé come ridesse d’altri. Se gli idoli dei talent sono i bersagli preferiti, se Marco Carta diventa un intercalare, a lasciarci le penne è ancora la Amoroso, con la registrazione nella quale confessa di non saper chi sia David Bowie: ma a chi importa, ormai, la memoria? Non certo al protagonista, che seziona il passato e l’oggi con distacco irridente, aiutato dalla regìa coraggiosamente teatrale di Maurizio Colombi. Produce Claudio Trotta, il promoter italiano di Springsteen (e mostra di aver lo sguardo lungo).
Marinella Venegoni
http://www.lastampa.it/2012/04/27/blogs/on-the-road/io-odio-i-talent-show-di-fegiz-funerale-sarcastico-al-recensore-TUDM9jwyGJagkVZuODW8HI/pagina.html
Funerale sarcastico al recensore
Al teatro Verdi di Milano fino al 29: la recensione!
Marco Carta diventa un intercalare, la Amoroso ci lascia le penne.
(a proposito della scomparsa delle recensioni: per leggerne una, ho dovuto scrivermela...)
MILANO
Non necessariamente i funerali sono tristi. Questo che resta in scena al teatro Verdi di Milano fino al 29 (seguiranno repliche e tour) è un funerale divertente e intelligente, perché guarda il mondo di cui celebra l’addio con occhio complice e insieme spietato, deciso a non farsi strappare nemmeno una lacrima. Mario Luzzato Fegiz, critico musicale di lunghissimo corso al Corriere della Sera, debutta in palcoscenico con tutto il peso dei suoi immemori 65 anni per raccontare, in «Io odio i talent show - Adesso canto io», il meccanismo che sta ponendo fine alle ragioni del suo lavoro: i social network, i televoti, i sms, i talent show soprattutto, hanno travalicato le ragioni della critica motivata. Addio lodi o stroncature di dischi, concerti, cantanti; ai fansclub, alle tifoserie cieche, al gradimento o alla gogna istantanea è ora affidato un ben più spiccio giudizio su ciò che il mondo musicale produce. Tali valutazioni cancellano, con i ragionamenti, pure l’ego del critico, che in scena si trova smarrito ad ammettere: «Non ho scritto nemmeno una riga su Alessandra Amoroso, e ha venduto 400 mila dischi!».
La descrizione della deriva è istrionica quanto il protagonista. Fegiz riempie la scena con il suo fisico imponente, alle spalle una vecchia radio, di fianco un jukebox, agli angoli il fisarmonicista Vladimir Denissenkov e il chitarrista Roberto Santoro impegnati (quando possono) a interrompere un flusso sarcastico e orgoglioso di ricordi, confessioni, aneddoti che riguardano la morte di Luigi Tenco e l’ipotizzata macumba di un suo famigliare nei confronti dello stesso critico, oppure il momento in cui, all’Hotel Vittoria di Sorrento, Lucio Dalla si ispira a Caruso per scrivere la sua bellissima canzone: unico momento sentimentale, questo, nell’incalzante cavalcata di ricordi e battute. Già padrone della scena, di fronte a una papera, a una smemoratezza, Fegiz ride di sé come ridesse d’altri. Se gli idoli dei talent sono i bersagli preferiti, se Marco Carta diventa un intercalare, a lasciarci le penne è ancora la Amoroso, con la registrazione nella quale confessa di non saper chi sia David Bowie: ma a chi importa, ormai, la memoria? Non certo al protagonista, che seziona il passato e l’oggi con distacco irridente, aiutato dalla regìa coraggiosamente teatrale di Maurizio Colombi. Produce Claudio Trotta, il promoter italiano di Springsteen (e mostra di aver lo sguardo lungo).
Marinella Venegoni
http://www.lastampa.it/2012/04/27/blogs/on-the-road/io-odio-i-talent-show-di-fegiz-funerale-sarcastico-al-recensore-TUDM9jwyGJagkVZuODW8HI/pagina.html
sturmunddrang- Admin
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Data d'iscrizione : 05.09.12
Re: teatro
http://milano.corriere.it/milano/notizie/cronaca/12_dicembre_4/bartoli-fischi-scala-applausi-2113006130727.shtml
TEATRO ALLA SCALA, IL RITORNO DI CECILIA BARTOLI DIVENTA UN CASO
Scala, fischi a Cecilia Bartoli: teatro diviso tra contestazioni e applausi alla cantante
Il maestro Barenboimn al pubblico: ora state zitti
La mezzosoprano Cecilia Bartoli (Ap)
MILANO - Applausi tanti, ma anche tanti buu. E tante urla di dissenso a sovrastare i «brava!». Rientro contrastato per Cecilia Bartoli alla Scala. Lunedì sera, concerto d'apertura della stagione della Filarmonica, serata di gala in odore di gran festa. Sul podio Daniel Barenboim, mentre l'ugola è quella della divina Bartoli, pop star della classica, da 19 anni assente dalla sala del Piermarini, a lungo invocata e quindi attesissima.
IL RITORNO - E difatti l'accoglienza è trionfale al suo ingresso, strizzata in un abito verde smeraldo, e così pure grandi applausi riscuote alla fine della prima parte, dedicata al repertorio barocco, Haendel in testa, di cui Bartoli è regina indiscussa, seguito dall' Exultate, jubilate di Mozart. Ma è dopo l'intervallo, dopo i commenti soddisfatti del pubblico nel foyer, che l'astro di Cecilia inizia a vacillare. Fatali le sono i due brani di Rossini, dall' Otello e dalla Cenerentola . E lì che dal loggione iniziano a piovere i buu. Prima deboli, poi più forti, quindi fortissimi. Assordanti. E arrivano anche alcune grida di dissenso: «Torna a casa!»; «Povero Rossini!».
BAGARRE - La bagarre travalica a tal punto da far pensare quasi a un agguato. A uno scontro tra due claque contrapposte: quella dei pazzi per Cecilia e quella di chi gliel'ha giurata. E anche il teatro, quasi si fosse allo stadio, si divide in due: chi continua ad applaudire e chi insiste nel vociare contro. Naturalmente i secondi fanno più rumore. Visibilmente seccato, Daniel Barenboim si volta di botto verso la platea, e stendendo le mani impone il silenzio. «Siamo a un concerto - ricorda secco il maestro -. Adesso state tutti zitti». Magicamente il pubblico si quieta. E Bartoli, che nel frattempo ha continuato a uscire imperturbabile a ringraziare i suoi fans, eroicamente accetta di concedere un bis. Di nuovo Cenerentola . E di nuovo sono buu e applausi.
IL MAESTRO BARENBOIM - Quando alla fine la cantante esce di scena definitivamente, Barenboim ricompare per dirigere l'ultimo brano sinfonico del programma. Ma la meravigliosa Sinfonia n.40 di Mozart non basta a rasserenarlo. E nemmeno gli applausi scroscianti.
Il maestro esce a ringraziare, prima rivolto solo agli orchestrali, scambiando una serie di battute. Poi, senza salire sul podio, si rivolge anche al pubblico. Ma dal suo volto si capisce che la festa non c'è più. Quanto a Cecilia Bartoli, pur se uscita da grande professionista qual è a testa alta e con il sorriso stampato sulle labbra, è lecito supporre che una simile accoglienza non l'avesse certo prevista. E che ci vorranno anni prima che si decida a rimettere piede alla Scala.
Giuseppina Manin
4 dicembre 2012 | 13:57
miss marple- Messaggi : 5556
Data d'iscrizione : 04.09.12
Re: teatro
'Note di Natale', le Marinetti in tour
Una serata ad alta concentrazione di swing, con brani della tradizione natalizia ma non solo, e aneddoti su come il Natale veniva vissuto negli anni Trenta e Quaranta. Uno spettacolo teatral-musicale, insomma che ha il "marchio" inconfondibile delle Sorelle Marinetti: è "Note di Natale", che vede in scena in trio vocale di artisti en travesti con l'Orchestra Maniscalchi al gran completo - dieci elementi - e il tenore Gianluca De Martini. I testi e la regia sono di Giorgio Bozzo, "papà" del progetto Sorelle Marinetti e Orchestra Maniscalchi, un lavoro nato nel 2008 con l'obiettivo di recuperare la tradizione swing italiana con particolare attenzione al repertorio del Trio Lescano. Il debutto del tour è per il 7 dicembre al teatro Masini di Faenza, poi al Manzoni di Milano (10 dicembre), al cinema teatro Excelsior di Cesano Maderno, Milano (il 12), al Vivaldi di Jesolo, Venezia (il 18) per concludersi al Teatro Sociale di Valenza.
http://video.repubblica.it/spettacoli-e-cultura/note-di-natale-le-marinetti-in-tour/112724/111123
Una serata ad alta concentrazione di swing, con brani della tradizione natalizia ma non solo, e aneddoti su come il Natale veniva vissuto negli anni Trenta e Quaranta. Uno spettacolo teatral-musicale, insomma che ha il "marchio" inconfondibile delle Sorelle Marinetti: è "Note di Natale", che vede in scena in trio vocale di artisti en travesti con l'Orchestra Maniscalchi al gran completo - dieci elementi - e il tenore Gianluca De Martini. I testi e la regia sono di Giorgio Bozzo, "papà" del progetto Sorelle Marinetti e Orchestra Maniscalchi, un lavoro nato nel 2008 con l'obiettivo di recuperare la tradizione swing italiana con particolare attenzione al repertorio del Trio Lescano. Il debutto del tour è per il 7 dicembre al teatro Masini di Faenza, poi al Manzoni di Milano (10 dicembre), al cinema teatro Excelsior di Cesano Maderno, Milano (il 12), al Vivaldi di Jesolo, Venezia (il 18) per concludersi al Teatro Sociale di Valenza.
http://video.repubblica.it/spettacoli-e-cultura/note-di-natale-le-marinetti-in-tour/112724/111123
Lia6641- Messaggi : 508
Data d'iscrizione : 14.09.12
Età : 54
Re: teatro
nn ho mai visto lo pettacolo di natale ma loro le ho viste due volte. non perdetelo perchè è uno spettacolo stupendo
La Sкaßalqaatsaя- Admin
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Data d'iscrizione : 04.09.12
Re: teatro
questo per Scass
Se sei appassionato di teatro e storia del teatro, non puoi perderti “Paolo Poli e Lele Luzzati. Il Novecento è il secolo nostro” di Marina Romiti (Artout Maschietto Ed., 160 pp., 29 euro). L'autrice, storica dell'arte, racconta la figura poliedrica di Paolo Poli: attore, regista e drammaturgo protagonista della scena teatrale italiana ed europea negli ultimi 50 anni. Questo libro contiene una serie di interviste al grande artista che ha spesso collaborato con lo scenografo Lele Luzzati. A descrivere questo sodalizio artistico c'è un interessante apparato iconografico che, interamente a colori, mostra la rielaborazione dell'immaginario visivo dell'Otto e Novecento, a cui Poli e Luzzati hanno a lungo lavorato.
Se sei appassionato di teatro e storia del teatro, non puoi perderti “Paolo Poli e Lele Luzzati. Il Novecento è il secolo nostro” di Marina Romiti (Artout Maschietto Ed., 160 pp., 29 euro). L'autrice, storica dell'arte, racconta la figura poliedrica di Paolo Poli: attore, regista e drammaturgo protagonista della scena teatrale italiana ed europea negli ultimi 50 anni. Questo libro contiene una serie di interviste al grande artista che ha spesso collaborato con lo scenografo Lele Luzzati. A descrivere questo sodalizio artistico c'è un interessante apparato iconografico che, interamente a colori, mostra la rielaborazione dell'immaginario visivo dell'Otto e Novecento, a cui Poli e Luzzati hanno a lungo lavorato.
miss marple- Messaggi : 5556
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Re: teatro
Scass sto ancora aspettando di sapere perchè piangi
miss marple- Messaggi : 5556
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Re: teatro
in questa raccolta di interviste sicuramente ne manca qualcuna
La Sкaßalqaatsaя- Admin
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Re: teatro
non è mica defunto eh, c'è ancora tempo
miss marple- Messaggi : 5556
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Re: teatro
ma quella di cui parlo io già esiste eh. ed è anche molto figa.
La Sкaßalqaatsaя- Admin
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Re: teatro
eh non c'è online era ancora su cartaceo, cioè esiste online ma è in chissà quale archivio e non riesco a recuperarla, ci ho già provato
La Sкaßalqaatsaя- Admin
- Messaggi : 3968
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Re: teatro
Questa sera su Rai5
CHAT A DUE PIAZZE di Ray Cooney
Mario Rossi, tassista, sposato da vent’anni con Barbara con la quale vive a piazza Irnerio e allo stesso tempo sposato con Carla con la quale vive, a pochi chilometri di distanza, a piazza Risorgimento. Il classico triangolo insomma che fa rivivere un’altra celebre commedia, quel “Taxi a due piazze”, rimasto un classico del teatro internazionale. Mario ha due figli adorabili, Alice a piazza Irnerio… e Giacomo, a piazza Risorgimento. Seguendo una precisa pianificazione di orari e turni di lavoro, riesce per anni a vivere nascondendo la verità. La vita gli sorride, il suo segreto è al sicuro, fino a quando un giorno i suoi due figli, una ragazza della prima famiglia e un ragazzo della seconda, si conoscono in chat su internet, e decidono di incontrarsi…A questo punto il povero tassista, aiutato dall’amico Walter, cercherà con ogni mezzo di mantenere il segreto della sua doppia vita. Quel che ne segue è una progressione di equivoci, coincidenze e bugie che, con un ritmo infernale, ci porteranno ad un finale inaspettato. Come in tutte le farse di un maestro della comicità come Ray Cooney, vizi e debolezze umane danno lo spunto per creare un meccanismo irresistibile di situazioni esilaranti che finiranno per implodere una dopo l’altra.
Mi sembra molto carino, credo che lo guarderò
http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-e365e5be-4f5a-4fe9-80f8-d2405aff51d0.html
Se aprite il link troverete un promo.
CHAT A DUE PIAZZE di Ray Cooney
Mario Rossi, tassista, sposato da vent’anni con Barbara con la quale vive a piazza Irnerio e allo stesso tempo sposato con Carla con la quale vive, a pochi chilometri di distanza, a piazza Risorgimento. Il classico triangolo insomma che fa rivivere un’altra celebre commedia, quel “Taxi a due piazze”, rimasto un classico del teatro internazionale. Mario ha due figli adorabili, Alice a piazza Irnerio… e Giacomo, a piazza Risorgimento. Seguendo una precisa pianificazione di orari e turni di lavoro, riesce per anni a vivere nascondendo la verità. La vita gli sorride, il suo segreto è al sicuro, fino a quando un giorno i suoi due figli, una ragazza della prima famiglia e un ragazzo della seconda, si conoscono in chat su internet, e decidono di incontrarsi…A questo punto il povero tassista, aiutato dall’amico Walter, cercherà con ogni mezzo di mantenere il segreto della sua doppia vita. Quel che ne segue è una progressione di equivoci, coincidenze e bugie che, con un ritmo infernale, ci porteranno ad un finale inaspettato. Come in tutte le farse di un maestro della comicità come Ray Cooney, vizi e debolezze umane danno lo spunto per creare un meccanismo irresistibile di situazioni esilaranti che finiranno per implodere una dopo l’altra.
Mi sembra molto carino, credo che lo guarderò
http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-e365e5be-4f5a-4fe9-80f8-d2405aff51d0.html
Se aprite il link troverete un promo.
Lia6641- Messaggi : 508
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Re: teatro
Scass sei in ritardo di 24h.
era ieri sera
era ieri sera
miss marple- Messaggi : 5556
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Re: teatro
La Sкaßalqaatsaя ha scritto:a che ora fa?
Ieri sera alle 21,15.
Ho dato un'occhiata su Rai Replay, ma il video non è ancora disponibile.
Lia6641- Messaggi : 508
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Età : 54
Re: teatro
Lia fai un fischio quando lo trovi su replay
miss marple- Messaggi : 5556
Data d'iscrizione : 04.09.12
Re: teatro
Niente ancora.
I video della maggior parte delle altre trasmissioni della giornata sono disponibili, quello dello spettacolo teatrale no.
I video della maggior parte delle altre trasmissioni della giornata sono disponibili, quello dello spettacolo teatrale no.
Lia6641- Messaggi : 508
Data d'iscrizione : 14.09.12
Età : 54
Re: teatro
rai 5 ha sempre qualche problema, spesso guardo gli spettacoli teatrali del sabato qualche giorno dopo, ma delle volte sono difficili da trovare
miss marple- Messaggi : 5556
Data d'iscrizione : 04.09.12
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