Topini di biblioteca
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miss marple
Lia6641
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Re: Topini di biblioteca
miss marple ha scritto:scrittore molto interessante, considerato uno dei maledetti del '900. Di
suo ho letto ''chiedi alla polvere'' ambientato nel periodo della grande depressione.
Il film che ne hanno tratto qualche anno fa invece non mi è piaciuto, ma generalmente le trasposizioni di libri che ho letto non mi piacciono mai
Sempre molte grazie Lia, questo angolo che hai creato ha proprio il sapore di una biblioteca virtuale, i tuoi commenti stimolano sempre la mia curiosità per la lettura
Ho letto "Chiedi alla polvere" e mi è piaciuto molto.
Non ho visto il film e a questo punto, seguendo le tue indicazioni, se dovessero programmarlo non lo guarderò, non vorrei rimanerne delusa anche io.
Grazie a te Miss
Lia6641- Messaggi : 508
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Re: Topini di biblioteca
È un rapporto molto conflittuale, fatto di continue rotture e difficili riconciliazioni, a legare la narratrice a Emerenc Szeredás, la donna che la aiuta nelle faccende domestiche.
La padrona di casa, una scrittrice inadatta ad affrontare i problemi della vita quotidiana, fatica a capire il rigido moralismo di Emerenc, ne subisce le spesso indecifrabili decisioni, non sa cosa pensare dell'alone di mistero che ne circonda l'esistenza e soprattutto la casa, con quella porta che nessuno può varcare. In un crescendo di rivelazioni scopre che le scelte spesso bizzarre e crudeli, ma sempre assolutamente coerenti dell'anziana donna, affondano in un destino segnato dagli avvenimenti piú drammatici del Novecento.
Due le protagoniste principali di questa storia, la scrittrice ed Emerenc .
Emerenc entrerà nella vita della scrittrice quando quest’ultima cercherà un aiuto per le faccende domestiche .
Emerenc è già entrata nella vita del resto del quartiere, si occupa della pulizie in altre case, di tener pulite le strade e l’edificio dove abita e dove svolge il ruolo di portinaia. Ha già una certa età ma tantissime energie e non sta ferma un attimo.
Ha alle sue spalle una vita e una storia difficili, ma nonostante tutto si è rialzata. Ha una parola buona per tutti, distribuisce piatti dell’amicizia, riceve tantissime persone nell’atrio di casa sua, ma non oltre la sua porta. E non ne svelerò il motivo, non voglio rovinare la lettura di questo libro a chi deciderà di leggerlo.
La scrittrice rappresenta i nostri limiti, le nostre paure ad affrontare certe situazioni.
Rappresenta tutte quelle volte che pensiamo sia più facile fuggire perché dobbiamo fare altro che riteniamo più importante, ma è una scusa il fatto di ritenere che ci sia qualcosa di più importante rispetto al rimanere accanto ad una persona cara che in quel momento ha bisogno di anche di noi.
Rappresenta tutte quelle volte che pensiamo di fare del bene, in buona fede, ma possiamo invece procurare dolore e delusione.
Quando tutto sarà finito la scrittrice continuerà a rivivere il tutto attraverso i suoi sogni notturni, infatti ho trovato molto significativi l’incipit
Sogno sempre la stessa cosa, sono in piedi, in fondo alle nostre scale, nell'androne, mi trovo sul lato interno del portone con il telaio d'acciaio, il vetro infrangibile rinforzato di tessuto metallico, e cerco di aprirlo. Fuori, in strada, si è fermata un'ambulanza, attraverso il vetro intravedo le silhouette iridescenti degli infermieri, hanno volti gonfi, innaturalmente grandi, contornati da un alone come la luna. La chiave gira nella serratura, ma i miei sforzi sono vani, non riesco ad aprire il portone, eppure so che devo far entrare gli infermieri altrimenti arriveranno troppo tardi dal mio malato. La serratura è bloccata, la porta non si muove, come se fosse saldata al telaio d’acciaio.
e l’explicit
I miei sogni sono assolutamente uguali, tessuti di visioni ricorrenti. Sogno sempre la stessa cosa, sono in piedi, in fondo alle nostre scale, nell'androne, mi trovo sul lato interno del portone con il telaio d'acciaio, il vetro infrangibile rinforzato di tessuto metallico, e cerco di aprirlo. Fuori, in strada, si è fermata un'ambulanza, attraverso il vetro intravedo le silhouette iridescenti degli infermieri, hanno volti gonfi, innaturalmente grandi, contornati da un alone come la luna.
La chiave gira.
Ma i miei sforzi sono vani.
perché se nella realtà possiamo fuggire, quando sogniamo non possiamo scappare e nasconderci.
Lia6641- Messaggi : 508
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Re: Topini di biblioteca
Cosa ci fanno un demone e un ex seminarista nella sonnolenta cittadina di Pine Cove, la porta del Big Sur? Sono in gita di piacere o hanno motivi ben più seri per visitarla - ad esempio, dare la caccia alla formula capace di sciogliere il vincolo indissolubile che lega Catch (il demone) a Travis (il seminarista) da quasi un secolo? Nel suo romanzo d'esordio, Christopher Moore tratteggia con mano sicura la storia bizzarra di un sigillo magico e delle vite che dipendono dal suo ritrovamento o dalla sua distruzione, in una vicenda corale ricca di personaggi (bottegai zen, pseudo streghe pacifiste e vegetariane, surfisti rintronati, poliziotti esperti in fiaschi investigativi) sempre al limite tra l'assurdo e il grottesco, ma tutti inconfondibilmente umani. Epico, comico e grottesco, "Demoni. Istruzioni per l'uso" narra l'eterno scontro fra il bene e il male e che ha il suo seguito in "Sesso e lucertole a Melancholy" Cove, con il quale condivide buona parte dei protagonisti.
La curiosità che spinge a cercare sempre quanti più nuovi autori da leggere mi ha fatto imbattere in Christopher Moore.
E "Demoni. Istruzioni per l'uso" mi ha piacevolmente stregata.
Il tema trattato è antico quanto il mondo : la lotta tra il bene e il male.
Il male è capace di insinuarsi tra le pieghe dell'animo umano e riesce a determinare eventi disastrosi, ma quanta speranza e gioia nel momento in cui l'unione e il perseguimento di un interesse comune da parte dei protagonisti che gravitano all'interno della storia regalano la vittoria al bene ( anche a costo di qualche prezzo da pagare, purtroppo ).
Moore racconta tutto questo attraverso una storia surreale e di vera e pura fantasia ( con un gran fondo di verità), ti fa affezionare ai protagonisti, persone ordinarie che si portano dietro le loro storie, le paure, le debolezze e che si ritroveranno a vivere una vicenda molto più grande di loro.
Lia6641- Messaggi : 508
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Re: Topini di biblioteca
al primo sguardo ho pensato all'ennesimo libro d Dan Brown
per fortuna no, grazie sempre Lia
per fortuna no, grazie sempre Lia
miss marple- Messaggi : 5556
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Re: Topini di biblioteca
miss marple ha scritto:al primo sguardo ho pensato all'ennesimo libro d Dan Brown
per fortuna no, grazie sempre Lia
Lia6641- Messaggi : 508
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Re: Topini di biblioteca
2° della Trilogia marsigliese
Il commissario Fabio Montale ha lasciato la polizia, di cui non ha mai condiviso la politica repressiva nei confronti dei giovani immigrati e tantomeno le collusioni di alcuni colleghi con mafiosi e appartenenti al Front National di Le Pen. Quando il figlio sedicenne di una sua cugina viene trovato morto, dopo essere stato cacciato di casa dal patrigno a causa di un flirt con una coetanea araba, Montale deve indagare da solo tra gli interessi malavitosi sul porto di Marsiglia, le violenze razziste del Front National e i gruppi fondamentalisti islamici che fanno proseliti tra i giovani disperati dei casermoni di periferia.
Esprimo la mia totale ed assoluta ammirazione per il secondo capitolo della trilogia marsigliese, per lo stile narrativo di Izzo e per la figura di Fabio Montale.
In "Chourmo" c'è Fabio Montale, che non è affatto un super uomo, ma "combatte" contro se stesso, si mette in discussione, riconosce i propri limiti e difetti senza maschere e senza filtri "Chiunque siamo. Nel bene e nel male" , si chiede sul perchè non riesca a trattenere presso di sé le donne che ha amato e che lo hanno amato fino a dire " Sarei invecchiato così. Esitando troppo e facendomi sfuggire la felicità. Non avevo mai saputo prendere decisioni, né assumermi responsabilità. Su niente che potesse impegnarmi nella vita. Per paura di perdere. Ma perdevo ugualmente. Ero un perdente." oppure " Con le donne, non riesco a carpire quello che cerco. E finché non saprò di cosa ho bisogno, non farò altro che ferirle. Una dopo l'altra". Ha amici che gli vogliono bene, che gli sono vicini e si capiscono a volo, solo anche attraverso degli sguardi. E come sarà capitato a tanti, ogni tanto vorrebbe andar via da tutto e tutti "Per altri lidi. Forse avrei dovuto fare proprio questo. Stasera. Domani. Partire. Finalmente. Lasciare tutto."
C'è Marsiglia con le bellissime e suggestive descrizioni che ne fa Izzo, tanto da farti venir la voglia di preparare i bagagli e partire.
C'è la malavita, la mafia, il racket con personaggi che non esitano a calpestare uomini, donne, sentimenti pur di raggiungere i loro devastanti e terribili obiettivi.
C'è davvero tanto in questa storia ed è tutto così ben descritto da Izzo.
Ne sono rimasta affascinata ed estasiata.
Lia6641- Messaggi : 508
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Re: Topini di biblioteca
con tutto questo entusiasmo, fai proprio venir voglia di leggerlo
hai un pdf?
hai un pdf?
sturmunddrang- Admin
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Re: Topini di biblioteca
sturmunddrang ha scritto:con tutto questo entusiasmo, fai proprio venir voglia di leggerlo
hai un pdf?
Si , ma devi leggere il 1° della trilogia.
Lia6641- Messaggi : 508
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Re: Topini di biblioteca
grazie davvero lia per i tuoi consigli di lettura e i tuoi commenti sempre ricchi ed approfonditi
sunflower- Messaggi : 2282
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Re: Topini di biblioteca
non conosco questo scrittore di noir, mi documenterò. Vedo che ha spostato l'attenzione su Marsiglia, di solito i francesi sono su Parigi, un ritorno alle origini diciamo perchè Marsiglia è stata fonte di ispirazione per molti giallisti tra i quali quello che ha avuto più successo è Eugene Saccomano che, rifacendosi alla vera storia di due malavitosi marsigliesi degli anni trenta, scrisse ''bandits a marseille'' dal quale fu tratto il famoso film Borsalino con Alain Delon e Jean paul Belmondo
miss marple- Messaggi : 5556
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Re: Topini di biblioteca
sunflower ha scritto:grazie davvero lia per i tuoi consigli di lettura e i tuoi commenti sempre ricchi ed approfonditi
Grazie a te Sun
Ed io voglio anche i vostri di consigli
Lia6641- Messaggi : 508
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Re: Topini di biblioteca
miss marple ha scritto:non conosco questo scrittore di noir, mi documenterò. Vedo che ha spostato l'attenzione su Marsiglia, di solito i francesi sono su Parigi, un ritorno alle origini diciamo perchè Marsiglia è stata fonte di ispirazione per molti giallisti tra i quali quello che ha avuto più successo è Eugene Saccomano che, rifacendosi alla vera storia di due malavitosi marsigliesi degli anni trenta, scrisse ''bandits a marseille'' dal quale fu tratto il famoso film Borsalino con Alain Delon e Jean paul Belmondo
Miss, ti consiglio di leggere Izzo.
Io lo trovo sublime.
Lia6641- Messaggi : 508
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Re: Topini di biblioteca
miss marple ha scritto:
Ho la fortuna di avere una "consigliera" di noir bravissima.
E' una cara amica mia omonima che è appassionata di noir.
E' lei che mi ha consigliato di leggere Izzo, e non avete idea di quanti altri nomi è composta la lista che man mano si allunga sempre più grazie ai suoi preziosi consigli
Lia6641- Messaggi : 508
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Re: Topini di biblioteca
io ho cominciato a leggere i gialli in genere per la passione trasmessa da mio padre, aveva collezioni intere di mistery americani
miss marple- Messaggi : 5556
Data d'iscrizione : 04.09.12
Re: Topini di biblioteca
visto che sempre di libri si tratta e che vengono esposti in una biblioteca, li metto qui:
Uffizi, l’opera d’arte
stavolta sono i libri
Margherite Yourcenar diceva che le biblioteche sono come i granai, servono a fare provviste per l’inverno del nostro spirito. Pensava alle parole della scrittrice francese, Lorenzo Perrone, mentre realizzava la scultura di libri bianchi ammassati, mezzi aperti e infilzati da un forcone che apre la mostra "Mimesis".
Una ventina di opere, dalla pittura alla fotografia, alle installazioni di artisti contemporanei. Per la biblioteca degli Uffizi è un debutto, mai prima d’ora era stato organizzato nell’affascinante salone magliabechiano, un evento artistico. «Non è una mostra di libri perché sarei il primo ad annoiarmi» racconta il direttore Claudio Di Benedetto. Infatti è tutt’altro. Un gioco di specchi alla maniera di Borges, un’incursione creativa con il Jazz di Matisse e il Golden book di Andy Warhol, prestati dalla Biblioteca Nazionale (Fondo Bertini), con la teatrale pittura di Massimo Giannoni che ritrae proprio la sala della biblioteca degli Uffizi, la più importante biblioteca italiana nel campo della storia dell’arte.
In mostra c’è anche il libro aperto di un anonimo tedesco del XVII secolo custodito alla Galleria degli Uffizi e poi le immagini di Giovanni Breschi che ha ritratto le costole dei libri sugli scaffali rimaneggiandoli con inserti rossi che, come ha detto Sergio Risaliti, il curatore di «Mimesis», «rievoca la pittura astratta del Novecento». Le costole sono la parte che non fa male dei libri, «il lato della lama opposto al taglio» ha scritto la soprintendente Cristina Acidini. Se la grande fotografia di Claudia Hofer ritrae tutta la luce del salone Magliabechiano, Claudio Parmiggiani contribuisce alla mostra con un’opera che si intitola «De vita solitaria», un libro d’artista messo sopra un pianoforte. Due pagine di uno spartito musicale, un «andante maestoso, non troppo lento» dove in basso a destra è evidente la ferita di una pagina bucata dal fuoco e mezza annerita. E’ lo sfregio all’arte, la creatività minacciata. «Mimesis», non è una imitazione della realtà, è una sua rielaborazione. E’ così per esempio che si arriva ai libri bianchi di vernice e di colle dell’artista milanese, ma da otto anni residente a Firenze, Lorenzo Perrone o al libro della memoria che è tutto bianco («perché ciascuno lì può leggere i propri ricordi, può immaginare la propria storia» spiega l’autore) ma con le righe di filo spinato: «Io provengo da quegli anni, da quelle storie» aggiunge l’artista.
La mostra della biblioteca degli Uffizi è stata fatta in economia e come ha spiegato il direttore soprattutto grazie a un gruppo di amici: «Abbiamo pochi fondi» confessa, così ha fatto leva sul volontariato di Sergio Risaliti, il curatore, di Catola&Partners per la comunicazione e al sostegno dell’associazione The Club per assemblare «Mimesis» e sobbarcarsene i costi. L’ingresso è libero da oggi all’8 giugno. Orario: martedì (917), mercoledì (913,30), giovedì e venerdì (913). La mostra ha visto la collaborazione della soprintendenza speciale per il Patrimonio storico e artistico, il catalogo è edito da Maschietto. «E’ molto bello pensare di fare una mostra con artisti contemporanei in questo posto — ha detto Risaliti — così importante e antico. Del resto quello che ereditiamo dobbiamo guadagnarcelo, come ha detto qualcuno, facendolo rivivere».
qui tutte le foto
http://firenze.repubblica.it/cronaca/2013/05/08/foto/uffizi_stavolta_l_opera_d_arte_un_libro-58363533/1/?ref=HRESS-15
Uffizi, l’opera d’arte
stavolta sono i libri
Margherite Yourcenar diceva che le biblioteche sono come i granai, servono a fare provviste per l’inverno del nostro spirito. Pensava alle parole della scrittrice francese, Lorenzo Perrone, mentre realizzava la scultura di libri bianchi ammassati, mezzi aperti e infilzati da un forcone che apre la mostra "Mimesis".
Una ventina di opere, dalla pittura alla fotografia, alle installazioni di artisti contemporanei. Per la biblioteca degli Uffizi è un debutto, mai prima d’ora era stato organizzato nell’affascinante salone magliabechiano, un evento artistico. «Non è una mostra di libri perché sarei il primo ad annoiarmi» racconta il direttore Claudio Di Benedetto. Infatti è tutt’altro. Un gioco di specchi alla maniera di Borges, un’incursione creativa con il Jazz di Matisse e il Golden book di Andy Warhol, prestati dalla Biblioteca Nazionale (Fondo Bertini), con la teatrale pittura di Massimo Giannoni che ritrae proprio la sala della biblioteca degli Uffizi, la più importante biblioteca italiana nel campo della storia dell’arte.
In mostra c’è anche il libro aperto di un anonimo tedesco del XVII secolo custodito alla Galleria degli Uffizi e poi le immagini di Giovanni Breschi che ha ritratto le costole dei libri sugli scaffali rimaneggiandoli con inserti rossi che, come ha detto Sergio Risaliti, il curatore di «Mimesis», «rievoca la pittura astratta del Novecento». Le costole sono la parte che non fa male dei libri, «il lato della lama opposto al taglio» ha scritto la soprintendente Cristina Acidini. Se la grande fotografia di Claudia Hofer ritrae tutta la luce del salone Magliabechiano, Claudio Parmiggiani contribuisce alla mostra con un’opera che si intitola «De vita solitaria», un libro d’artista messo sopra un pianoforte. Due pagine di uno spartito musicale, un «andante maestoso, non troppo lento» dove in basso a destra è evidente la ferita di una pagina bucata dal fuoco e mezza annerita. E’ lo sfregio all’arte, la creatività minacciata. «Mimesis», non è una imitazione della realtà, è una sua rielaborazione. E’ così per esempio che si arriva ai libri bianchi di vernice e di colle dell’artista milanese, ma da otto anni residente a Firenze, Lorenzo Perrone o al libro della memoria che è tutto bianco («perché ciascuno lì può leggere i propri ricordi, può immaginare la propria storia» spiega l’autore) ma con le righe di filo spinato: «Io provengo da quegli anni, da quelle storie» aggiunge l’artista.
La mostra della biblioteca degli Uffizi è stata fatta in economia e come ha spiegato il direttore soprattutto grazie a un gruppo di amici: «Abbiamo pochi fondi» confessa, così ha fatto leva sul volontariato di Sergio Risaliti, il curatore, di Catola&Partners per la comunicazione e al sostegno dell’associazione The Club per assemblare «Mimesis» e sobbarcarsene i costi. L’ingresso è libero da oggi all’8 giugno. Orario: martedì (917), mercoledì (913,30), giovedì e venerdì (913). La mostra ha visto la collaborazione della soprintendenza speciale per il Patrimonio storico e artistico, il catalogo è edito da Maschietto. «E’ molto bello pensare di fare una mostra con artisti contemporanei in questo posto — ha detto Risaliti — così importante e antico. Del resto quello che ereditiamo dobbiamo guadagnarcelo, come ha detto qualcuno, facendolo rivivere».
qui tutte le foto
http://firenze.repubblica.it/cronaca/2013/05/08/foto/uffizi_stavolta_l_opera_d_arte_un_libro-58363533/1/?ref=HRESS-15
miss marple- Messaggi : 5556
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Re: Topini di biblioteca
bello,grazie miss!
sunflower- Messaggi : 2282
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Re: Topini di biblioteca
Centinaia di libri gettati come fossero spazzatura, abbandonati nei cassonetti a due passi dal mega store Feltrinelli nel centro di Bari. Il proprietario di un appartamento nelle vicinanze muore, e qualcuno pensa di sbarazzarsi così dell'ingrombante patrimonio. La cultura nel cassonetto. Dura poco però, perché centinaia di persone si sono gettate, loro, alla ricerca di un libro da portare a casa. Lo racconta barinedita. it, che ha pubblicato anche le foto, mentre altri scatti sono stati postati su Fb dai dipendenti della Feltrinelli che assistevano alla scena. "C'è chi, come Nicolò, studente molfettese, si è portato via un'intera collana di grandi classici della letteratura italiana e straniera - si legge nell'articolo di Vincenzo Drago. "Lo stupore di chi era nei paraggi era visibile già al primo cartone di libri scaricati nell'immondizia. Cartone dopo cartone, molte persone, soprattutto ragazzi, si sono quindi radunate attorno ai cassonetti, portando via pubblicazioni d'ogni tipo"
CHE VERGOGNA!!!
questa è l'italia di oggi, la cultura in discarica
ho una rabbia addosso, altro che fahrenheit 451, quello almeno era il riconoscimento della cultura in quanto tale e capace di aprire le menti, qui c'è il massimo dell'abiezione morale
miss marple- Messaggi : 5556
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Re: Topini di biblioteca
troppo brutto buttare via i libri così,è davvero un gran peccato!
sunflower- Messaggi : 2282
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Re: Topini di biblioteca
chiamiamoli libri-quadro
Ritratti di persone, animali e oggetti inanimati prendono forma sulle pagine di libri aperti a caso e messi insieme per formare un'unica "tela" in questa serie di dipinti chiamata "Errata Corrige", opera di Ekaterina Panikanova, artista nata nel 1975 che divide la sua vita e il suo lavoro tra Roma e San Pietroburgo.
qui gli altri: http://www.repubblica.it/cultura/2013/06/10/foto/i_libri_come_tele_le_opere_colte_di_ekaterina-60777493/1/?ref=HRESS-34#1
bellissimissima idea
Ritratti di persone, animali e oggetti inanimati prendono forma sulle pagine di libri aperti a caso e messi insieme per formare un'unica "tela" in questa serie di dipinti chiamata "Errata Corrige", opera di Ekaterina Panikanova, artista nata nel 1975 che divide la sua vita e il suo lavoro tra Roma e San Pietroburgo.
qui gli altri: http://www.repubblica.it/cultura/2013/06/10/foto/i_libri_come_tele_le_opere_colte_di_ekaterina-60777493/1/?ref=HRESS-34#1
bellissimissima idea
miss marple- Messaggi : 5556
Data d'iscrizione : 04.09.12
Re: Topini di biblioteca
Sì bellissimi... sono stata in un B&B a Palermo, un paio d'anni fa, gestito da una signora sarda con suo marito siciliano e nel suo soggiorno su tutta la parete c'è una cosa simile fatta da lei che è una scrittrice peraltro! Mi aveva molto colpito, anzi devo anche avere una foto... la cerco, magari se vi va ve la posto...
Sherazade- Messaggi : 1605
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Età : 24
Località : Gioiosa Marca
Re: Topini di biblioteca
sì sì se la trovi postala sher , è davvero bella l'idea di fare arte con i libri
sunflower- Messaggi : 2282
Data d'iscrizione : 25.02.13
Età : 36
Re: Topini di biblioteca
sono molto belli, poi vanno bene per riciclare certi assurdi regali
sturmunddrang- Admin
- Messaggi : 3843
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