I predatori dell'arca perduta

è il pc a carbonella

no no, avevo provato in ufficio

al momento ho trovato la dimensione massima dell'avatar (32 kb) e nel pannello di controllo gli smile sono una sottocategoria degli avatar, quindi penso sia la stessa
quelli che abbiamo in archivio mi sembrano tutti meno infatti
il bazooka è 67 kb

Il ministero della cultura ha diffuso le immagini delle due cariatidi a mezzo busto scoperte all'interno della grande tomba a tumulo di Kasta, nei pressi di Anfipoli, in Grecia. L'enorme complesso archeologico, reso accessibile solo pochi mesi fa dagli studiosi, potrebbe essere la tomba di Alessandro Magno. La conferma arriverà solo quando gli archeologi riusciranno a entrare nella stanza funeraria

che strano l'arco

Non sarà più necessario viaggiare per ammirare uno dei luoghi più belli e suggestivi al mondo. Le Piramidi di Giza, sopravvisute per quasi cinque millenni, da oggi saranno raggiungibili virtualmente. Grazie alla street view di Goggle Maps sarà possibile ammirare e scoprire i luoghi archeologici più famosi d'Egitto: da Abu Mena, antico simbolo della cristianità in Egitto, alla Chiesa Sospesa, una delle più antiche chiese copte del mondo, passando per la Cittadella del Cairo, con la sua fortificazione e le vestigia del medioevo Islamico, e la Cittadella di Qaitbay, una città fortificata del quindicesimo secolo costruita a picco sul Mar Mediterraneo. Nel tour è possibile consultare anche disegni, fotografie storiche e manufatti visitando il Google Cultural Institute

bello!

davvero,che meraviglia!

Gli scavi della grande tomba scoperta ad Anfipoli, in Grecia, hanno rivelato uno splendido mosaico policromo raffigurante Hermes, il messaggero degli dèi, seguito da una figura maschile su un carro equestre. La scena è incorniciata da un motivo a meandri, quadrati e onde e il mosaico misura circa 13 metri quadrati. Gli archeologi hanno collocato l'opera alla fine del IV secolo a.C. Una stima che conferma la collocazione della sepoltura (all'interno della quale sono state rinvenute, pochi giorni fa, anche due monumentali cariatidi) in epoca alessandrina. Probabilmente appartenuta a un membro della famiglia o a un generale di Alessandro il grande, morto nel 323 a.C. L'ipotesi che si tratti della tomba dello stesso Alessandro Magno è stata scartata, per ora, dagli studiosi. La conferma definitiva si avrà, probabilmente, quando gli scavi porteranno alla luce la camera funeraria

che meraviglia  mamma mia

vero?
bellissimi

bellissimi davvero!

pensate a quello che ha grattato per terra sperando di trovare qualche ninnolo e gli è apparso il mosaico

Ieri c'è stato l'annuncio di Mattarella che si potrà visitare il quirinale tutti i giorni, ma già si può fare il tour in 3d del quirinale

http://www.quirinale.it/qvv/visitavirtuale/palazzo.html

ho sentito. visitabile interamente??

adesso si poteva solo la domenica......grandi innovazioni e stravolgimenti vedo

no aprono ancvora un'ala alle visite e un'altra la dedicano alle mostre.
L'importante è che incassino abbastanza da pagare un po' di spese pari al triplo di buckingham palace

come spese oari al triplo di buckingham palace!!???

anzi sono stata scarsa............

il quirinale costa 245 milioni di euro, buckingham palace 57 milioni, quindi addirittura 4 volte tanto (dati 2013)

Quindi se vendono un po' di biglietti per visitarlo magari tirano su i soldi per scope e moci vileda

La Pietà Rondanini è pronta al trasloco. Domenica ultimo giorno in cui si può ammirare

Milano 13 Marzo - Sarà meno spettacolare della passeggiata che il sommergibile Toti ha fatto nelle vie della città per raggiungere il Museo della Scienza e della Tecnica. Ma simbolicamente, quei pochi metri che separano la Sala degli Scarlioni dall’Ospedale spagnolo del Castello, sono infinitamente più importanti di qualsiasi trasloco sia avvenuto in città negli ultimi cento anni. La Pietà Rondanini è pronta ad abbandonare quella che è stata la sua casa per quasi 60 anni. Domenica sarà l’ultimo giorno utile per poter ammirare l’opus postumum di Michelangelo nella sua attuale posizione con l’allestimento progettato dallo studio Bbpr. Lunedì, la zona della Sala degli Scarlioni dove risiede l’opera michelangiolesca, sarà chiusa al pubblico. Partiranno i lavori di monitoraggio, gli approfondimenti tecnici. E a metà aprile, la Pietà sarà imbragata, ricoperta da una gabbia tecnologica e trasferita nella sua nuova casa: l’Ospedale Spagnolo. Milanesi e turisti potranno riammirarla dopo un mese e mezzo, per la precisazione il 2 maggio, il giorno dopo l’inaugurazione di Expo, che corrisponde all’apertura degli eventi di Expo in città.

In viaggio a metà luglio

Tutto è pronto. A dicembre sono state fatte le prove antisismiche con la piattaforma progettata direttamente in Giappone. «Abbiamo realizzato una replica dell’opera in marmo di Carrara - spiega Claudio Salsi, soprintendente del Castello e dei musei storici che ha portato avanti il lavoro insieme alla conservatrice dello Sforzesco, Giovanna Mori - e abbiamo fatto le prove sismiche al Cesi di Bergamo con la nuova piattaforma e con vibrazioni superiori a quelle registrate nel nostro territorio. Adesso partiamo con le prove di imbragatura e di sollevamento in condizioni di massima sicurezza». Come? «Con una gabbia tecnologica che vincola la Pietà su tutti i lati come se fosse in una capsula spaziale che ci consente si sollevarla senza creare tensioni su parti specifiche dell’opera». Il «viaggio» è previsto per metà luglio. La Pietà verrà installata sul nuovo basamento high tech e poi si procederà con l’ultima parte dell’allestimento, sempre a firma di Michele De Lucchi - come tutto il restauro dell’Ospedale spagnolo - che riguarderà l’illuminazione dell’opera. «È l’ultima tappa di un percorso molto importante per la città - commenta l’assessore alla Cultura, Filippo Del Corno - nato dall’intuizione di valorizzare un’opera straordinaria e portarla in una sede museale dedicata. L’allestimento di De Lucchi stupirà i milanesi e i visitatori per la sua essenzialità. Per la prima volta sarà possibile ammirare la Pietà in tutta la sua completezza».

LA NOTIZIA ANTICIPATA ONLINE DA «NEW SCIENTIST»
La nostra antenata Lucy: una
delle sue ossa è di un babbuino
È il più famoso resto fossile risalente a 3,2 milioni di anni fa di un lontano progenitore dell’Homo sapiens


Una delle 88 ossa di Lucy, il più famoso resto fossile di un progenitore umano, scoperto in Etiopia nel 1974 e datato 3,2 milioni di anni fa, non appartiene alla specie Australopithecus afarensis (cioè a un nostro lontano parente) ma è un osso di babbuino. La notizia è stata anticipata nell’edizione online di New Scientist mentre lo studio sarà presentato la prossima settimana al convegno annuale della Paleoanthropology Society degli Stati Uniti che si terrà a San Francisco.

Storia evolutiva
Lucy - così chiamata perché la sera del dissotterramento, mentre gli scopritori stavano festeggiando, dal registratore a cassette uscivano le note della canzone dei Beatles Lucy in the Sky with Diamonds - è stata una scoperta fondamentale per la storia dell’albero evolutivo umano. Infatti rappresenta la prima testimonianza dell’andatura eretta di un nostro progenitore.
Un dubbio
Il dubbio che una delle ossa, in particolare una vertebra, potesse non appartenere a Lucy (il cui scheletro è completo solo al 40%) è venuta ad alcuni esperti che stavano lavorando a una riproduzione di Lucy. Sono infatti molte le riproduzioni dell’australopitecina esposte nei musei di tutto il mondo. Analizzando meglio la vertebra, si è notata la differenza rispetto alle altre ossa della spina dorsale. A questo punto sono iniziate analisi più accurate, finché è stato scoperto che la «vertebra incriminata» appartiene a un babbuino gelada (Theropithecus gelada).

Ulteriori analisi
Resta il mistero, perché non risulta che nel 1974 sul luogo del ritrovamento avvenuto nella regione di Hadar fossero state trovate anche ossa di babbuino. Non tutti gli esperti di paleoantropologia però hanno accettato la notizia: «Voglio esami più accurati prima di dire che si tratta di un osso di babbuino», ha commentato William Sanders, dell’Università del Michigan ad Ann Arbor. Anche se, a detta di tutti gli esperti del settore, il fatto che una delle ossa non appartenga a Lucy nulla toglie all’importanza del reperto nella storia dell’evoluzione umana.


Ecco manco questa era giusta

eh va bè, un osso su 88 ..... l'avranno seppellito insieme a lei

uhm non mi convinci, per me ci hanno raccontato delle balle prima

ma talmente stanno insallanuti sti qua che non soi erano accorti che stavano delleossa di babbuino? cioè questoi non se l'ascoltaano soltanto L.(i.t.)S.(w.)D. ma avevano fatto napoli e una festa con le pastigliette.

oppure c'è una qualke guerra aziendale-accademica tra scopritori che solo mò si sonno scetati, o forse solo ora hanno trovatoi soldi per farsi pubblicità, tipo

insallanuti

insallanuto vuo dire rincoglionito. è l'equivalente del piemontese "svisandato/a"