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Sherazade
sturmunddrang
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design
metto qua alcune cose che trovo su fb , ci sono delle cose sfiziosissime
http://vacations-in-a-can.com/galleries/custom-teardrop-trailer-photos/orange-pop-teardrop-trailer/
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La Sкaßalqaatsaя- Admin
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Re: design
tavolo riscaldato con la cappa del camino?
sturmunddrang- Admin
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Re: design
La Sкaßalqaatsaя ha scritto:
lesedie non mi convincono per niente
miss marple- Messaggi : 5556
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Re: design
Così cambia il quartiere ex Enel - Milano
Nuova versione del progetto, piazze pedonali e «boschi». Bocchietto, Adi: museo per il Compasso d'Oro
Un rendering del progetto
Le petizioni e i ricorsi hanno ottenuto un profondo restyling del progetto. Le piazze sono state ridisegnate con getti d'acqua, terrapieni e panchine incise nella pietra; c'è un boschetto di ciliegi; un parchetto di frassini; sull'isola pedonale si affaccia (finalmente) il Museo del Compasso d'Oro. Intorno è rimasta la cornice di cemento: palazzi, uffici, negozi e un albergo. La nuova versione del Piano d'intervento su oltre 31 mila metri quadri di aree industriali ex Enel attende adesso le bonifiche e i permessi. «Abbiamo fatto una scelta di dialogo con i cittadini e con l'operatore privato per contemperare i vari interessi», spiega l'assessore all'Urbanistica Ada Lucia De Cesaris. Le proteste del comitato «anti-mostro» sono state parzialmente disinnescate, il Comune e l'Immobiliare Porta Volta hanno organizzato un concorso e scelto (il 7 novembre) la proposta dell'architetto Alessandro Timoteo Sassi. Titolo evocativo: «Pausa urbana». Ora può iniziare la fase dei cantieri: «I lavori partiranno nei primi mesi del 2013».
La mega-operazione immobiliare (un investimento privato da circa 60 milioni di euro) è un'eredità lasciata dall'ex giunta Moratti all'amministrazione Pisapia. L'area da riconvertire è enorme: sarà riscritto il paesaggio dei tre isolati che convergono sul piazzale del Cimitero Monumentale e sono divisi dagli assi di via Bramante, via Niccolini e via Procaccini. Oggi: cortili, capannoni, edifici dismessi, amianto. Per l'Expo 2015: 200 appartamenti e 243 box interrati. Il Piano d'intervento - approvato dal consiglio comunale nel settembre 2011 - è stato bersagliato dalle critiche di residenti e intellettuali (da Rosellina Archinto a Camilla Baresani, da Mario Botta a Italo Rota, da Antonio Scurati a Salvatore Settis): «Si tratta - è l'accusa - di un progetto architettonico di scarsa, o nulla, qualità». Il messaggio del nucleo di resistenza al cemento è ben riassunto dal sito Internet: «No agli scempi in città». La battaglia per «il bello» è confluita in due ricorsi al Tar: uno è stato respinto, il secondo sarà discusso a giorni.
L'assessore De Cesaris è ripartita da questi «rilievi critici» e ha modificato, dove possibile, il progetto. Sugli spazi pubblici. Coinvolgendo la proprietà (che acquistò il patrimonio Enel più di vent'anni fa) e confrontandosi con il quartiere: «Abbiamo recepito le osservazioni e avvicinato il Piano alle esigenze dei cittadini». Nella giuria del concorso erano presenti, non a caso, anche gli esponenti del comitato del no: «L'esito - commenta De Cesaris - mi pare condivisibile». E consente al Comune di portare avanti il ridisegno complessivo dell'asse viale Pasubio (Feltrinelli), Sarpi (isola pedonale) e Monumentale: «Raccordiamo un vasto pezzo di Milano». Tra dicembre e gennaio saranno rilasciate le prime autorizzazioni a costruire.
Alcuni edifici storici saranno demoliti. L'Associazione per il disegno industriale (Adi) bonificherà 5 mila metri quadri di una centrale elettrica, realizzerà la sua sede e inaugurerà un'esposizione permanente con gli oggetti vincitori del premio Compasso d'Oro (fondato nel 1954 e oggi chiuso in magazzino): «Diamo una casa a questo straordinario patrimonio collettivo - sottolinea la presidente Luisa Bocchietto - e costruiamo un polo in grado di attrarre attenzione dal punto di vista turistico, culturale e didattico». Nella palazzina del design saranno ricavati anche spazi per mostre, uffici, bookshop e ristorante.
Armando Stella
sperem
Nuova versione del progetto, piazze pedonali e «boschi». Bocchietto, Adi: museo per il Compasso d'Oro
Un rendering del progetto
Le petizioni e i ricorsi hanno ottenuto un profondo restyling del progetto. Le piazze sono state ridisegnate con getti d'acqua, terrapieni e panchine incise nella pietra; c'è un boschetto di ciliegi; un parchetto di frassini; sull'isola pedonale si affaccia (finalmente) il Museo del Compasso d'Oro. Intorno è rimasta la cornice di cemento: palazzi, uffici, negozi e un albergo. La nuova versione del Piano d'intervento su oltre 31 mila metri quadri di aree industriali ex Enel attende adesso le bonifiche e i permessi. «Abbiamo fatto una scelta di dialogo con i cittadini e con l'operatore privato per contemperare i vari interessi», spiega l'assessore all'Urbanistica Ada Lucia De Cesaris. Le proteste del comitato «anti-mostro» sono state parzialmente disinnescate, il Comune e l'Immobiliare Porta Volta hanno organizzato un concorso e scelto (il 7 novembre) la proposta dell'architetto Alessandro Timoteo Sassi. Titolo evocativo: «Pausa urbana». Ora può iniziare la fase dei cantieri: «I lavori partiranno nei primi mesi del 2013».
La mega-operazione immobiliare (un investimento privato da circa 60 milioni di euro) è un'eredità lasciata dall'ex giunta Moratti all'amministrazione Pisapia. L'area da riconvertire è enorme: sarà riscritto il paesaggio dei tre isolati che convergono sul piazzale del Cimitero Monumentale e sono divisi dagli assi di via Bramante, via Niccolini e via Procaccini. Oggi: cortili, capannoni, edifici dismessi, amianto. Per l'Expo 2015: 200 appartamenti e 243 box interrati. Il Piano d'intervento - approvato dal consiglio comunale nel settembre 2011 - è stato bersagliato dalle critiche di residenti e intellettuali (da Rosellina Archinto a Camilla Baresani, da Mario Botta a Italo Rota, da Antonio Scurati a Salvatore Settis): «Si tratta - è l'accusa - di un progetto architettonico di scarsa, o nulla, qualità». Il messaggio del nucleo di resistenza al cemento è ben riassunto dal sito Internet: «No agli scempi in città». La battaglia per «il bello» è confluita in due ricorsi al Tar: uno è stato respinto, il secondo sarà discusso a giorni.
L'assessore De Cesaris è ripartita da questi «rilievi critici» e ha modificato, dove possibile, il progetto. Sugli spazi pubblici. Coinvolgendo la proprietà (che acquistò il patrimonio Enel più di vent'anni fa) e confrontandosi con il quartiere: «Abbiamo recepito le osservazioni e avvicinato il Piano alle esigenze dei cittadini». Nella giuria del concorso erano presenti, non a caso, anche gli esponenti del comitato del no: «L'esito - commenta De Cesaris - mi pare condivisibile». E consente al Comune di portare avanti il ridisegno complessivo dell'asse viale Pasubio (Feltrinelli), Sarpi (isola pedonale) e Monumentale: «Raccordiamo un vasto pezzo di Milano». Tra dicembre e gennaio saranno rilasciate le prime autorizzazioni a costruire.
Alcuni edifici storici saranno demoliti. L'Associazione per il disegno industriale (Adi) bonificherà 5 mila metri quadri di una centrale elettrica, realizzerà la sua sede e inaugurerà un'esposizione permanente con gli oggetti vincitori del premio Compasso d'Oro (fondato nel 1954 e oggi chiuso in magazzino): «Diamo una casa a questo straordinario patrimonio collettivo - sottolinea la presidente Luisa Bocchietto - e costruiamo un polo in grado di attrarre attenzione dal punto di vista turistico, culturale e didattico». Nella palazzina del design saranno ricavati anche spazi per mostre, uffici, bookshop e ristorante.
Armando Stella
sperem
miss marple- Messaggi : 5556
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Re: design
http://www.corriere.it/ambiente/12_dicembre_20/case-origami_c1c4e794-4a01-11e2-8f39-57d26b118e07.shtml
RACCHIUDE OTTO CASE IN UNA SOLA
D*Haus, la casa origami che muta
con le stagioni e il meteo
L’hanno progettata due architetti inglesi basandosi sui lavori del matematico Dudeney
Mi piace questo contenutoNon mi piace questo contenuto1041Link:
Il puzzle di Haberdasher
Immaginate una casa in grado di mutare aspetto con il cambio di clima e di condizioni meteo. Un’abitazione in grado di cambiare la propria forma a seconda delle esigenze ambientali e astronomiche. Per ottimizzare i consumi energetici. Facendovi risparmiare sui costi della luce e del riscaldamento. Questa casa esiste. Si chiama D*Haus.
PUZZLE - È una casa «origami» che racchiude otto case in una sola. L’hanno progettata David Ben Grünberg e Daniel Woolfson, due architetti inglesi che per progettarla si sono basati sull’Haberdasher's Puzzle' del matematico Henry Dudeney che, all'inizio del XX secolo scoprì come scomporre un quadrato in sole quattro sezioni ricombinandole in un triangolo equilatero.
OTTO CASE IN UNA - La D*House è composta da otto differenti configurazioni che fronteggiano al meglio i cambiamenti meteorologici assicurando il maggior risparmio energetico, permettendo il miglior adattamento all’estate e all’inverno, al giorno e alla notte. Dotata di due camere da letto, un soggiorno, un bagno, la casa è costruita con mura spesse che possono diventare esterne oppure interne, e installate su binari che le consentono di adattarsi alla forma più opportuna a seconda del clima. Per esempio in estate si potrebbe scegliere la configurazione con la camera da letto affacciata a est per guardare sorgere il sole.
CASA DINAMICA - La «casa dinamica» è davvero un edificio flessibile. Secondo i due progettisti, che hanno studiato tra l’Università di architettura di Manchester e quella di Londra, per poi lavorare in Medio Oriente (Grünberg) e a New York (Woolfson): «La D*Haus è il prodotto di una realizzazione matematica applicata. Ogni abitazione è in grado di adattarsi all’evoluzione dei modelli di vita del futuro».
Anna Tagliacarne
19 dicembre 2012
c'è anche il video al link sopra
RACCHIUDE OTTO CASE IN UNA SOLA
D*Haus, la casa origami che muta
con le stagioni e il meteo
L’hanno progettata due architetti inglesi basandosi sui lavori del matematico Dudeney
Mi piace questo contenutoNon mi piace questo contenuto1041Link:
Il puzzle di Haberdasher
Immaginate una casa in grado di mutare aspetto con il cambio di clima e di condizioni meteo. Un’abitazione in grado di cambiare la propria forma a seconda delle esigenze ambientali e astronomiche. Per ottimizzare i consumi energetici. Facendovi risparmiare sui costi della luce e del riscaldamento. Questa casa esiste. Si chiama D*Haus.
PUZZLE - È una casa «origami» che racchiude otto case in una sola. L’hanno progettata David Ben Grünberg e Daniel Woolfson, due architetti inglesi che per progettarla si sono basati sull’Haberdasher's Puzzle' del matematico Henry Dudeney che, all'inizio del XX secolo scoprì come scomporre un quadrato in sole quattro sezioni ricombinandole in un triangolo equilatero.
OTTO CASE IN UNA - La D*House è composta da otto differenti configurazioni che fronteggiano al meglio i cambiamenti meteorologici assicurando il maggior risparmio energetico, permettendo il miglior adattamento all’estate e all’inverno, al giorno e alla notte. Dotata di due camere da letto, un soggiorno, un bagno, la casa è costruita con mura spesse che possono diventare esterne oppure interne, e installate su binari che le consentono di adattarsi alla forma più opportuna a seconda del clima. Per esempio in estate si potrebbe scegliere la configurazione con la camera da letto affacciata a est per guardare sorgere il sole.
CASA DINAMICA - La «casa dinamica» è davvero un edificio flessibile. Secondo i due progettisti, che hanno studiato tra l’Università di architettura di Manchester e quella di Londra, per poi lavorare in Medio Oriente (Grünberg) e a New York (Woolfson): «La D*Haus è il prodotto di una realizzazione matematica applicata. Ogni abitazione è in grado di adattarsi all’evoluzione dei modelli di vita del futuro».
Anna Tagliacarne
19 dicembre 2012
c'è anche il video al link sopra
miss marple- Messaggi : 5556
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Re: design
mmmm
mi sembra una fanfaronata
mi sembra una fanfaronata
sturmunddrang- Admin
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Re: design
L'ultima provocazione di Cattelan: l'artista italiano ha posizionato la statua di Hitler che prega nel ghetto di Varsavia. Suscitando l'ira del Centro Simon Wiesenthal: «Insensata»
Nun me piasce
Nun me piasce
miss marple- Messaggi : 5556
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Re: design
Ho scelto di mettere questo perchè a me piace moltissimo il riutilizzo dei materiali che in una vita precedente hanno avuto un uso intenso nella vita di tutti i giorni
qui gli altri best 2012
http://atcasa.corriere.it/gallery/Design-e-architettura/Oggetti/2013/01/04/best-2012-arredi/best-2012-arredi_gallery.shtml#gallery
miss marple- Messaggi : 5556
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Re: design
metto qui perchè trattasi sempre di roba da architett
[youtube][/youtube]
Come si abbatte un grattacielo? Accorciandolo
UN METODO ECOLOGICO E «SICURO» SPERIMENTATO SU UN ALBERGO DI 140 METRI
Come si abbatte un grattacielo? Accorciandolo
In un video la tecnica rivoluzionaria adottata in Giappone per demolire dall'interno i grandi edifici
Il Grand Prince Hotel Akasaka, abbattuto utilizzando la nuova tecnologia della Taisei
Come casette di Lego. I grattacieli giapponesi vengono giù palmo a palmo. Smontati. Senza più esplosivi e gru issate ad altezze da capogiro. Niente polvere e poco rumore. Grazie a una tecnologia innovativa, brevettata da un'azienda locale, la Taisei Corp., anche gli edifici più alti possono infatti essere «demoliti» dall'interno.
- In un video pubblicato dall'azienda su YouTube si può assistere all'intervento - che ha del prodigioso - sperimentato per abbattere il Grand Prince Hotel Akasaka, uno dei più alti del Giappone - 138,9 metri - che ha chiuso i battenti nel marzo 2011. Il time lapse mostra come i piani superiori si abbassino gradualmente, sostenuti da colonne temporanee che si «accorciano» man mano che i piani sottostanti vengono smantellati. In pratica viene montata una «gabbia» all'interno dell'edificio, che viene fatta calare dall’alto verso il basso: una scatola chiusa, che consente di limitare l’emissione di polveri e inquinanti fino all’85% rispetto ai metodi tradizionali, come le implosioni.
I VANTAGGI - La sicurezza - per i cittadini e per i lavoratori - non è l'unico vantaggio. In questo modo, infatti, il rumore del lavoro viene ridotto del 25% e la polvere derivante dalla demolizione diminuisce del 90%. Inoltre, i cantieri sono all'interno e non vengono disturbati dalle perturbazioni.
ROTTAMAZIONE - Una buona notizia per il Giappone. Nella sola Tokyo si contano 797 grattacieli di più di 100 metri d'altezza. Almeno un centinaio di questi raggiungeranno tra una decina d'anni l'età della «rottamazione», secondo i parametri applicati nel paese del Sol Levante, e cioè 40 anni.
A. D. G.
17 gennaio 2013 | 13:32
[youtube][/youtube]
Come si abbatte un grattacielo? Accorciandolo
UN METODO ECOLOGICO E «SICURO» SPERIMENTATO SU UN ALBERGO DI 140 METRI
Come si abbatte un grattacielo? Accorciandolo
In un video la tecnica rivoluzionaria adottata in Giappone per demolire dall'interno i grandi edifici
Il Grand Prince Hotel Akasaka, abbattuto utilizzando la nuova tecnologia della Taisei
Come casette di Lego. I grattacieli giapponesi vengono giù palmo a palmo. Smontati. Senza più esplosivi e gru issate ad altezze da capogiro. Niente polvere e poco rumore. Grazie a una tecnologia innovativa, brevettata da un'azienda locale, la Taisei Corp., anche gli edifici più alti possono infatti essere «demoliti» dall'interno.
- In un video pubblicato dall'azienda su YouTube si può assistere all'intervento - che ha del prodigioso - sperimentato per abbattere il Grand Prince Hotel Akasaka, uno dei più alti del Giappone - 138,9 metri - che ha chiuso i battenti nel marzo 2011. Il time lapse mostra come i piani superiori si abbassino gradualmente, sostenuti da colonne temporanee che si «accorciano» man mano che i piani sottostanti vengono smantellati. In pratica viene montata una «gabbia» all'interno dell'edificio, che viene fatta calare dall’alto verso il basso: una scatola chiusa, che consente di limitare l’emissione di polveri e inquinanti fino all’85% rispetto ai metodi tradizionali, come le implosioni.
I VANTAGGI - La sicurezza - per i cittadini e per i lavoratori - non è l'unico vantaggio. In questo modo, infatti, il rumore del lavoro viene ridotto del 25% e la polvere derivante dalla demolizione diminuisce del 90%. Inoltre, i cantieri sono all'interno e non vengono disturbati dalle perturbazioni.
ROTTAMAZIONE - Una buona notizia per il Giappone. Nella sola Tokyo si contano 797 grattacieli di più di 100 metri d'altezza. Almeno un centinaio di questi raggiungeranno tra una decina d'anni l'età della «rottamazione», secondo i parametri applicati nel paese del Sol Levante, e cioè 40 anni.
A. D. G.
17 gennaio 2013 | 13:32
miss marple- Messaggi : 5556
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Re: design
http://www.despe.com/
mi rimangio tutto, anche loro usano quel metodo adesso
mi rimangio tutto, anche loro usano quel metodo adesso
sturmunddrang- Admin
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Re: design
no ma.........a voi non fa impressione?
Il designer Jason Goh ha ideato una poltrona davvero particolare, ossia la poltrona polpetta. Di sicuro non può garantire il massimo della comodità, perché chi la usa ha quasi la sensazione di essere inghiottito. In effetti questa poltrone trova delle origini un po’ particolare.
L’idea infatti del designer nasce proprio da un suo ricordo d’infanzia, ossia quando sua nonna per costringerlo a finire i pasti lo spaventava dicendogli che le polpette si sarebbero trasformate in incredibili mostri che l’avrebbero mangiato. Probabilmente, sarà stato un trauma!
Il designer Jason Goh ha ideato una poltrona davvero particolare, ossia la poltrona polpetta. Di sicuro non può garantire il massimo della comodità, perché chi la usa ha quasi la sensazione di essere inghiottito. In effetti questa poltrone trova delle origini un po’ particolare.
L’idea infatti del designer nasce proprio da un suo ricordo d’infanzia, ossia quando sua nonna per costringerlo a finire i pasti lo spaventava dicendogli che le polpette si sarebbero trasformate in incredibili mostri che l’avrebbero mangiato. Probabilmente, sarà stato un trauma!
miss marple- Messaggi : 5556
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Re: design
...è un po' come il grembo di una mamma però... calduccio e al sicuro!
Sherazade- Messaggi : 1605
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Età : 24
Località : Gioiosa Marca
Re: design
a me piace. però ragiono da solita calasinga quale non sono. come si pulisce?
La Sкaßalqaatsaя- Admin
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Re: design
si mette in lavatrice no?!
Scass pensa ai tuoi gatti..........non te li ritroveresti più in mezzo ai tuoi maglionio sul tuo letto
A me mette ansia, un senso di claustrofobia
Scass pensa ai tuoi gatti..........non te li ritroveresti più in mezzo ai tuoi maglionio sul tuo letto
A me mette ansia, un senso di claustrofobia
miss marple- Messaggi : 5556
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Re: design
Fab Tree Hab, progettato dai designer del MIT, è un modello di casa prefabbricata che si "innesta" su un albero vivo, in modo che l'abitazione si integri perfettamente nell'ambiente naturale. È solo uno dei futuribili progetti di case verdi presentati nel libro Sustainable Design: A Critical Guide (2012 Princeton Architectural Press) di David Bergman, architetto "verde", professore, nonché consulente di LEED, il sistema di certificazione ecologica degli edifici in vigore negli Stati Uniti.
miss marple- Messaggi : 5556
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Re: design
preso da uno deilink suggeriti dilto al post dei ciocciuocci eccetera
una tumblr troppo figo, lui è un guru della moda
http://nickwooster.com/
una tumblr troppo figo, lui è un guru della moda
http://nickwooster.com/
La Sкaßalqaatsaя- Admin
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Re: design
La Sкaßalqaatsaя ha scritto:si ma cosa costa?
chi chiede il prezzo è perchè non può permetterselo
miss marple- Messaggi : 5556
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