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Topini di biblioteca

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Messaggio Da Lia6641 Ven 1 Mar 2013 - 20:50

Ecco uno spazio da dedicare alle nostre letture, alle nostre impressioni sui libri che stiamo leggendo e/o che vogliamo consigliare ( così facciamo allungare la lista desideri Very Happy ), alle novità e alle notizie letterarie, insomma, a tutto quello che vi viene in mente sul meraviglioso mondo dei libri Smile
Si parte e buone letture ...
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Messaggio Da Lia6641 Sab 2 Mar 2013 - 16:57

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http://www.lafeltrinelli.it/products/9788807019166/La_doppia_vita_dei_numeri/Erri_De_Luca.html
Fratello e sorella passano l'ultimo dell'anno assieme. Si scambiano faticosi ricordi, cenano, sotto gli occhi discreti di Italia, la domestica. Lui si augura che la sera si consumi velocemente, ma la sorella vuole che il rituale sia rispettato per intero. Con la tombola. E per la tombola appaiono i genitori. Solo così si può giocare. Tutta la narrativa di De Luca proviene da un ascolto. Questo testo teatrale, in particolare, proviene dalle serate di festa della sua famiglia d'origine, quando si allestiva la tombola e accadeva il prodigio di "estrarre dal canestro dei numeri una folla di storie in una lingua mista". Ma a differenza dei fantasmi di Eduardo, ineludibile pietra di paragone, i fantasmi di De Luca "sono invece pronti a farsi convocare, a giocare una partita a tombola, seduti alla tavola dei vivi".

Letto qualche sera fa.
Tutto d'un soffio. E' brevissimo.
Quando mi capita di leggere qualcosa di Erri De Luca ci ritrovo la sua delicatezza, il suo essere quasi etereo, quella sua capacità di sussurrarle le cose, almeno a me da questa impressione, non so a voi.
E ci ho ritrovato la grande ironia napoletana, l'amore per le tradizioni, e la nostalgia per le persone amate che non ci sono più.
E la grande ammirazione che non non può non esserci per Edoardo De Filippo.
Stupenda la citazione a "L'oro di Napoli". Vi ricordate l'episodio che ha come protagonista De Filippo? Ecco, se leggerete il libro, in parte la ritroverete.
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Messaggio Da miss marple Dom 3 Mar 2013 - 13:56

conosco Erri De Luca per le sue poesie e i suoi articoli su repubblica.
E' uno scrittore molto coinvolgente a mio parere sisi

Io invece sto rileggendo i Promessi Sposi, lo faccio ogni 7-8 anni ed ogni volta trovo nuovi spunti di riflessione e mi accorgo anche di come cambio con gli anni, infatti l'interpretazione del testo con la ''maturità'' cambia sorrisodiscuse
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Messaggio Da Lia6641 Dom 3 Mar 2013 - 13:58

Bella intervista a quel magnifico uomo di Piero Dorfles

La nostra testata ha deciso di aprire una nuova rubrica settimanale dedicata ai classici intitolata “Grandi Riflessi”. Quale valore pensa che abbia la lettura dei classici rispetto alla narrativa moderna o a testi che non vengono annoverati tra i big della letteratura?

Tanto per cominciare bisognerebbe mettersi d’accordo su cosa sia un “classico”. Io credo ci siano due modi diversi per definire un “classico”: il primo tipo è quello che si è codificato come tale nel corso dei decenni ed addirittura nei secoli, un’altra cosa invece è il “classico” che è entrato a far parte dell’immaginario letterario collettivo. Queste due cose si differiscono soprattutto per un elemento, cioè che delle volte anche i libri che hanno avuto un percorso popolare e un grande successo di massa e che al loro tempo non sono stati concepiti generalmente come grandi libri, possono diventare in questo modo dei classici. Altri, invece, non avendo nessun successo popolare restano nella storia della letteratura.

Come si fa a dire che è la stessa cosa leggere l’Ulisse di Joyce oppure Lolita? Sono libri incommensurabili eppure li consideriamo tutti e due dei classici, val la pena riflettere. Io penso che quando guardiamo a questo tipo di cose noi abbiamo a disposizione almeno un elemento, chiunque abbia letto questi libri, insieme a tutti coloro che l’hanno letto, divida un’esperienza comune che gli consente di non dire di cosa si tratta se non per accenni. Una persona può dire “Oggi mi sento come Molly Bloom” e tutti capiscono che ha passato una giornata pigra, a letto cercando di ingannare il tempo davanti alle sue fantasie, oppure uno può dire “Stamattina mi sento uno scarafaggio” e tutti capiranno che ha letto Kafka. La cosa importante è che non occorre poi spiegare, perché tutti quelli che hanno letto il libro capiranno cosa si intende in quanto condividono qualcosa che è essenziale nella storia del pensiero, nella storia dell’umanità e nella costruzione degli archetipi del comportamento umano che sono alla base della vita narrata dentro i libri. Quando uno condivide queste cose non ha nemmeno bisogno di parlare perché sa già che ha a disposizione un dato comune, un codice, uno strumento, per cui non c’è nemmeno bisogno di spiegare cosa sta dicendo. Esempio: “Stamattina mi sento uno scarafaggio”.

Quando un libro diventa un classico? Un libro di narrativa moderna può diventarlo? Ci sono caratteri universali per identificarlo?

Noi possiamo auspicare ciò che vogliamo, i fatti ci dimostrano che è la storia che decide. E’ difficile che un libro diventi classico solo perché ha avuto un buon successo o molta critica o molte analisi. Ci sono libri che diventano classici, loro malgrado, perché sono stati utilizzati come strumento di battaglia politica o di conflitto reale o polemica, e quindi può accadere che anche libri non di grandissimo valore si classicizzano. Parametri oggettivi? Non credo ne esistano. Una cosa che ha creato un alto conflitto nel mondo culturale, come dicevo prima, si candida ad essere un classico, poi dire che “Il Gattopardo” sia diventato un classico perché attorno a sé ha prodotto un dibattito direi che non è propriamente corretto. Certi libri l’hanno conquistato sul campo questo titolo, in quanto, passato il momento di moda, hanno lasciato una traccia lunga, e nonostante il passare del tempo continuano ad incidere nella mentalità collettiva, continuano ad emozionarci e a lasciarci qualcosa che è sempre valido. Diceva Giuseppe Pontiggia “Non chiedetevi se i classici sono abbastanza attuali, chiedetevi se voi siete abbastanza attuali per i classici”. Il problema non è quando noi leggiamo il libro se siamo capaci di recepire un classico, è il libro che al di là di quello che noi possiamo dire, da solo, si afferma, si impone, sopravvive e rappresenta un punto di riferimento di generazione in generazione.

Come si possono entusiasmare ai classici le nuove generazioni che sembrano vedere negli scrittori di un tempo modelli lontani?

Non c’è niente di peggio che cercare di imporre qualcosa nella lettura, lo diceva già Pennac, ed io porto avanti questo pensiero, sottoscrivo questo divieto assoluto. Oltretutto è gravemente controproducente cercare di convincere un ragazzo a confrontarsi con libri che in quel momento non ha voglia di leggere. Dentro lo schema dei diritti del lettore dobbiamo inserire un ragionamento un po’ più complesso. La lettura, la capacità di leggere non è una cosa naturale, è uno strumento, un’abilità, un’attitudine che si conquista nel tempo. Leggere non è facile, è una cosa che non tutti sanno fare. Ce lo dimostra anche lo scarsissimo numero di lettori che c’è in Italia. Quest’attitudine la si conquista cominciando molto giovani, proprio per questo motivo bisogna lasciare liberi, lasciare che la scelta sia la più ampia possibile. L’unica cosa che è essenziale è che ci sia il contatto, non con il classico, quello verrà dopo casomai, ma con il libro come oggetto d’intrattenimento, divertimento, passione, ma soprattutto esercizio intellettuale. Quando un individuo legge, specie se è molto giovane, non se ne rende conto, ma in realtà sta facendo un esercizio intellettuale molto complesso, la cosa più astratta che l’uomo possa fare. Per tutto il resto abbiamo immagini, possiamo indicare col dito, come avrebbe detto Garcia Marquez sulla dimensione fantastica, ma una volta che abbiamo trasferito sulla carta, con quei segnetti neri, immagini, idee, storia, passione, sentimenti, filosofia, lì stiamo esercitando il mestiere più complicato del mondo, cioè usare termini astratti per descrivere cose astratte. Quando si leggono libri senza figure si sta esercitando lo strumento più bello che ha a disposizione l’uomo e cioè il pensiero simbolico, che non ha più nulla a che fare con le immagini.

Come nasce il suo amore per i libri e per la letteratura?

Ho avuto la fortuna di avere una famiglia che leggeva e che mi ha sempre regalato molti libri quand’ero bambino. Ho avuto la fortuna di avere una mamma che leggeva, a me e mia sorella prima ancora che imparassimo a leggere, le cose che piacciono a quel tempo, Salgari, Verne, e tante altre storia magnifiche, come per esempio quella sintesi dei miti greci che si intitola “Storia delle storie del mondo” e che ancora oggi credo andrebbe letta a tutti i bambini per farli appassionare a qualcosa che è completamente lontanissimo ma profondamente dentro di noi. C’è stato il momento poi che mia madre chiudeva il libro e andava via ed io mi mettevo sotto le coperte nascosto per continuare a leggere.

Concludendo, cosa vorrebbe dire ai lettori del nostro sito? Lancerebbe un messaggio per inaugurare la nostra nuova rubrica?

Leggere non è soltanto uno strumento di passione personale, di arricchimento, eccetera. Leggere è per certi versi l’affermazione del sé. Quando si legge si costruisce una personalità, ci si confronta con il mondo, si acquisiscono strumenti complessi e raffinati. Nel momento stesso in cui un uomo diventa lettore è più ricco, diverso, capace di conquistare terreni nuovi. Chi non legge è più povero. Credo che si dovrebbe pensare che tutti coloro che non leggono vadano messi sulla strada per capire questa cosa fondamentale: non leggere non è soltanto un piccolo incidente della vita, ma una perdite terribile, e leggere è una ricchezza straordinaria che va coltivata e che serve per comprendere la vita, altrimenti continueremo a pensare che siamo qui per caso e non sapendo il perché.

http://www.gliamantideilibri.it/archives/18202

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Messaggio Da Lia6641 Dom 3 Mar 2013 - 14:13

In questo fine settimana mi sono immersa in una nuova avventura di Hercule Poirot.
Topini di biblioteca  Agatha10

Nella sala d'aspetto del dentista si trovano diversi personaggi, tra di essi c'è anche un "timoroso" Poirot. Ma la paura del dolore non toglie a Poirot l'innato istinto di notare i particolari. Così quando viene a sapere che il dottor Morley è stato trovato cadavere, non crede all'ipotesi di suicidio formulata dalla polizia. Un altro omicidio e misteriose sparizioni convinceranno Scotland Yard che Poirot non si era sbagliato.

Mi sono avvicinata ai gialli classici relativamente da poco, da due anni.
Quindi sto cercando di leggere il più possibile, ci sono tantissimi autori. Ho cominciato, appunto, con la Christie, Simenon e Rex Stout.
C'è tantissimo da leggere.
Sono gialli appassionanti, avvincenti, con dei "signori" intrecci. Ottime letture.
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Messaggio Da miss marple Dom 3 Mar 2013 - 18:41

i ''gialli'', i mystery sono la mia passione iloveiu da una ventina di anni.
Legal thriller di John Grisham, Tom Clancy, Scott Turow fanno compagnia nella mia libreria ai racconti di Agatha Christie, George Simenon, Rex Stout, Ed Mc Bain, J.Adley Chase, e l'estremo Mike Spillane.
E' veramente un mondo a sé quello dei ''gialli'' controllando
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Messaggio Da Lia6641 Dom 3 Mar 2013 - 19:28

miss marple ha scritto:i ''gialli'', i mystery sono la mia passione iloveiu da una ventina di anni.
Legal thriller di John Grisham, Tom Clancy, Scott Turow fanno compagnia nella mia libreria ai racconti di Agatha Christie, George Simenon, Rex Stout, Ed Mc Bain, J.Adley Chase, e l'estremo Mike Spillane.
E' veramente un mondo a sé quello dei ''gialli'' controllando

Un mondo a sé ed immenso.
Ne ho tanto ancora da scoprire controllando
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Messaggio Da sturmunddrang Lun 4 Mar 2013 - 18:55

non so che libro ha letto Dorfles, ma anche se leggo continuo a pensare che siamo qui per caso e non sapendo il perché Very Happy
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Messaggio Da Lia6641 Mer 6 Mar 2013 - 21:11

Finito ieri sera il terzo libro di una serie.
L'autore è Massimo Carlotto.
Topini di biblioteca  Carlot10

Questo romanzo di Massimo Carlotto - terzo della serie dell'Alligatore racconta dall'interno le trasformazioni del panorama criminale del nostro paese, i mezzi e le strategie dei soggetti di questa battaglia sanguinosa che si svolge sotto i nostri occhi. Si parla della mafia del Brenta, della mafia russa, della nuova criminalità albanese, dell'uso spregiudicato dei criminali pentiti da parte della magistratura. L'Alligatore è entrato nel mondo degli investigatori e della giustizia dalla porta di servizio (la galera). Usa mezzi illegali, lavora assieme a un contrabbandiere piuttosto violento e a un reduce (però sempre in gamba) della controinformazione degli anni Settanta. Ma il suo obiettivo resta sempre alto: la giustizia.

L'intera serie è costituita dai seguenti titoli :
La verità dell'Alligatore
Il mistero di Mangiabarche
Nessuna cortesia all'uscita
Il corriere colombiano
Il maestro di nodi
Dimmi che non vuoi morire
L'amore del bandito


Il protagonista è Marco Buratti, patito di calvados e blues.
Il suo è un passato alquanto burrascoso e si ritroverà a fare l'investigatore privato in determinati ambienti malavitosi, conoscendone dinamiche e comportamenti.
Per esempio, nel terzo volume che ho letto, si parla sopratutto della mafia del Brenta e dei vari collegamenti che si instaurano con le altre mafie, nazionali ed estere.

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Messaggio Da miss marple Gio 7 Mar 2013 - 20:10

in riferimento alla mia rilettura dei promessi Sposi
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Raro e ricercato testo di storia locale su Brignano d'Adda (Bergamo). Mons. Donini raccoglie infatti importanti notizie sulla figura manzoniana dell'innominato (Francesco Bernardino Visconti, feudatario del borgo), ampliandole con la storia del paese, i personaggi a lui legati, il suo palazzo, etc..
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Messaggio Da miss marple Sab 9 Mar 2013 - 16:22

LIAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA
guarda bello Smile

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Maastricht - Olanda

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Lisbona - Portogallo

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questa è a Milano, ma non la conosco Embarassed


qui le altre:
http://www.repubblica.it/esteri/2013/03/08/foto/le_20_librerie_pi_belle_del_mondo-54142170/1/?ref=HRESS-2#1
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Messaggio Da sunflower Sab 9 Mar 2013 - 17:24

wow! bellissime miss! grazie
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Messaggio Da Lia6641 Sab 9 Mar 2013 - 19:55

sbav sbav sbav sbav sbav sbav sbav sbav sbav sbav
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Messaggio Da Lia6641 Dom 10 Mar 2013 - 10:57

Allarme nel Regno Unito, i teenager leggono libri troppo facili per la loro età

Una ricerca inglese evidenzia che i ragazzi di 13-14 anni tendono a scegliere letture troppo poco impegnative, adatte a bambini più piccoli. I ricercatori sottolineano che questo è un danno per il loro sviluppo intellettuale

MILANO – I ragazzini di 13 e 14 anni, compresi i teenager più brillanti, tendono a scegliere letture che sarebbero destinate ai bambini delle scuole elementari piuttosto che libri più adatti alla loro età. È l’allarme lanciato da una ricerca inglese condotta dalla Dundee University, che ipotizza vi sia qualcosa di sbagliato nei metodi adottati dagli insegnanti della scuola superiore nell’incoraggiare gli studenti alla lettura. Lo studio, di cui ha dato notizia il Guardian in un recente articolo, ha evidenziato anche che rispetto alle ragazze i ragazzi sembrerebbero più inclini a evitare le letture impegnative.

LA RICERCA – La ricerca “What Kids are Reading report” si è concentrata sui comportamenti relativi alla lettura di 300.144 studenti in 1605 istituti scolastici del Regno Unito. Ne è emerso che i ragazzi di 13 e 14 anni scelgono per la maggior parte libri che sarebbero indirizzati a lettori più piccoli, di circa 10 anni. Tra i loro titoli preferiti, le opere di Jeff Kinney e Roald Dahl.

I RISULTATI PUBBLICATI NELL’ULTIMO REPORT – “Il livello di difficoltà dei libri letti aumenta con l’avanzare dell’età degli studenti, ma non in misura proporzionale” – si legge nell’ultimo report, il quinto, relativo alla ricerca, i cui risultati vengono aggiornati con cadenza annuale. “Durante i sei anni di monitoraggio, la difficoltà delle letture scelte dai ragazzi tende via via ad appiattirsi su un determinato livello, che è al di sotto di quello indicato per la loro età. Il dato è allarmante. Sembra che ci sia qualcosa di gravemente errato nei metodi che gli insegnanti delle scuole superiori adottano per incoraggiare gli studenti alla lettura.”

LEGGERE LIBRI TROPPO FACILI, UN DANNO ALLO SVILUPPO INTELLETTIVO – “È un problema che deve preoccuparci molto”, ha dichiarato al Guardian uno dei ricercatori che hanno redatto il report, il Professor Keith Topping dell’Università di Dundee. “Sappiamo che la capacità di lettura è strettamente collegata alla buona riuscita a scuola. Se i bambini leggono libri troppo facili infatti, questo danneggia il loro sviluppo intellettuale, perché non hanno mai occasione di imbattersi in concetti più complessi e di affinare così le loro capacità di pensiero. Insegnanti, bibliotecari e genitori devono cercare di discutere di più di libri con i teenager, incoraggiando il loro entusiasmo per la lettura e al contempo assicurandosi che leggano libri adeguati a ‘sfidare’ le loro abilità intellettive.”

LE ABITUDINI DI LETTURA DI RAGAZZE E RAGAZZI A CONFRONTO – Il report pubblicato quest’anno ha anche evidenziato che sono soprattutto i ragazzi, più delle ragazze, a leggere libri troppo facili rispetto alla loro età. E questa è una novità rispetto al rapporto pubblicato l’anno scorso, da cui emergeva che il livello di difficoltà delle letture di ragazzi e ragazze sostanzialmente si equivalevano. “Lo scorso anno si era evidenziata una crescita del livello di difficoltà dei libri letti dai ragazzi. Quest’anno, sfortunatamente, il trend ha avuto un’inversione di rotta e la situazione è tornata a quella di prima: le ragazze tendenzialmente leggono libri più impegnativi e ottengono migliori risultati a scuola.”

QUAL È LA SITUAZIONE IN ITALIA? – Vista la grande attenzione dedicata alle abitudini di lettura dei teenager nel Regno Unito e le preoccupazioni sollevate a riguardo, c’è da chiedersi se non sia il caso di condurre analoghe ricerche in Italia. Cosa leggono i nostri ragazzi? Scelgono libri adeguati alla loro età? Sono domande su cui genitori e insegnanti dovrebbero portare l’attenzione.

http://www.libreriamo.it/a/3573/allarme-nel-regno-unito-i-teenager-leggono-libri-troppo-facili-per-la-loro-eta.aspx
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Messaggio Da sturmunddrang Dom 10 Mar 2013 - 13:50

in italia non c'è pericolo
non li leggono per niente, così non rischiano di leggere quelli non adeguati all'età sorrisodiscuse
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Messaggio Da sturmunddrang Dom 10 Mar 2013 - 13:54

delle biblioteche sopra, io compro questa, me la incartate? grazie

Topini di biblioteca  175734709-8d0970f7-46e1-4f3f-aa99-157ddc922753
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Messaggio Da Lia6641 Dom 10 Mar 2013 - 14:07

sturmunddrang ha scritto:in italia non c'è pericolo
non li leggono per niente, così non rischiano di leggere quelli non adeguati all'età sorrisodiscuse

Concordo, credo che tu abbia perfettamente ragione ... sigh sigh
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Messaggio Da miss marple Dom 10 Mar 2013 - 14:36

analfabetismo di non ritorno bandiera bianca
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Messaggio Da Lia6641 Lun 11 Mar 2013 - 18:54

Topini di biblioteca  Dago_r10

Com'è tradizione nella storia della migliore prosa moderna americana, il Fante delle short stories non ha nulla da invidiare all'autore dei grandi romanzi, e si dimostra, fin dall'inizio degli anni Trenta, in grado di utilizzare questo genere narrativo con virtuosismo stilistico e una sempre nuova capacità di divertire e commuovere. In racconti come il "Muratore nella neve", Fante raggiunge alcuni dei suoi vertici espressivi e fantastici, e lo stesso può dirsi di tanti testi scritti e pubblicati dopo "Dago Red", anche se lo scrittore, eternamente insoddisfatto della sua opera, non pensò mai a raccoglierli in un nuovo volume.

In questa raccolta ho ritrovato tutte le tematiche che Fante affronta e sviluppa nei suoi successivi scritti, le difficoltà, la povertà, i sogni infranti, le lotte quotidiane, il riversare in famiglia i malumori derivanti da tutto questo ma nello stesso tempo ritrovare quei momenti di serenità e affetto familiare necessari a dover affrontare momenti di sconforto con quella voglia di fare pace che ti prende e ti fa sperare.
Mi piace lo stile di Fante, è struggente e malinconico.
Ma nello stesso tempo riesce ad essere anche divertente ed ironico. Ho amato, in questo caso, due suoi libri "Full of life" e "A ovest di Roma", divertentissimi, con qua e là quella punta di malinconia che non fa mai male, ma davvero divertenti.
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Messaggio Da Lia6641 Lun 11 Mar 2013 - 19:22

Bologna, alla Fiera dei Libri per Ragazzi sarà ospite la Svezia..

Da lunedì 25 a giovedì 28 marzo


Per tre giorni, quest’anno, Bologna sarà la capitale del libro e proporrà una kermesse ricca di eventi, incontri e importanti novità. La più importante è la nascita del “Bologna Prize for the Best children’s Publishers of the year” (Bop); un premio frutto della collaborazione tra l’Aie e BolognaFiere, l’organismo che gestisce la Fiera. Si tratta di un riconoscimento che verrà assegnato agli editori che si sono distinti maggiormente per il carattere innovativo e per il coraggio delle scelte editoriali nel corso del 2012. La Fiera sarà arricchita dalla collaborazione dell’amministrazione cittadina e dell’Università di Bologna. La 50esima edizione si aprirà ufficialmente con la seduta solenne del Consiglio Comunale, che si svolgerà il 25 Marzo alle 11.00, preceduta alle 10.30 da un incontro di benvenuto da parte del Sindaco di Bologna, Virginio Merola, che accoglierà a Palazzo d’Accursio il presidente di BolognaFiere, Duccio Campagnoli, e il ministro della Cultura di Svezia Lena Adelsohn Liljeroth. L’Ateneo cittadino, inoltre, conferirà la laurea ad honorem in Pedagogia allo scrittore francese Daniel Pennac, autore del celebre ciclo sulla famiglia Malaussene. La Svezia presenterà un programma fitto dal titolo “YES! Children’s Right to Culture: Sweden in Bologna 2013” curato dallo Swedish Arts Council e Swedish Institut, ospitato sia nei padiglioni della fiera che in numerosi luoghi cittadini. In tutto, saranno una cinquantina le iniziative che faranno conoscere scrittori e artisti che godono già di notorietà nel loro paese e che avranno così un palcoscenico internazionale nel quale mettersi in luce. Il 28 Marzo, invece, prenderà il via un convegno internazionale con al centro la letteratura per ragazzi, promosso dal Dipartimento di Scienza dell’Educazione.
http://www.gliamantideilibri.it/archives/18540

Pennac iloveiu
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Messaggio Da miss marple Lun 11 Mar 2013 - 19:52

Very Happy
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Messaggio Da Lia6641 Mar 12 Mar 2013 - 19:48

Topini di biblioteca  Copia_10

Quando il fascino delle biblioteche conquista Hollywood

Da ''Guerre Stellari'' a ''La bella e la bestia'', un articolo dell’inglese Bookriot elenca alcuni dei film più celebri che hanno a che fare con la magia delle biblioteche

MILANO – Biblioteche realmente esistenti o di fantasia, librerie antichissime e prestigiose, spazi magici oppure metafore del reale: i luoghi di raccolta dei libri suggeriscono al cinema e alla letteratura ambientazioni dalle infinite potenzialità. Ispirato dalla notizia che l’ultimo libro di Dan Brown, in uscita il prossimo 14 maggio, verterà attorno a un mistero relativo all’Inferno dantesco, un autore del sito inglese Bookriot ha scritto un articolo in cui elenca le migliori scene cinematografiche girate all’interno di biblioteche.

BIBLIOTECHE E LIBRI, SCENARI DA FILM – Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, biblioteche e librerie sono uno degli scenari preferiti da registi e sceneggiatori, come dimostra il lungo elenco fornito da Bookriot. L’ambiente silenzioso, il senso di solitudine e contemplazione, il sapere sterminato racchiuso tra le mura della biblioteca, la pura bellezza di scaffali e scaffali colmi di volumi che vi riposano, contribuiscono a rendere questi luoghi ambientazioni molto particolari e suggestivi.

MISTERI E DELITTI – L’articolo elenca una serie di scene tratte dai più famosi film di tutti i tempi ambientate in biblioteca. Da “Tutti gli uomini del presidente” una scena sapientemente costruita mostra i due protagonisti all’interno della biblioteca del Congresso, intenti a esaminare tutte le schede delle consultazione effettuate dagli uomini della Casa Bianca: lo sguardo dello spettatore si confonde in una moltitudine di foglietti bianchi, per poi seguire la macchina da presa che sale sopra le teste dei reporter verso la cupola dell’edificio. Interessante anche la biblioteca di “Signori, il delitto è servito”, trasposizione cinematografica del gioco di società “Cluedo”.

BIBLIOTECHE E PRIGIONI – Il film “Breakfast Club” si sviluppa quasi interamente nella biblioteca di un istituto superiore di periferia, non meglio identificato. La biblioteca diventa una sorta di prigione per i cinque ragazzi protagonisti che sono costretti, a causa di una punizione ricevuta, a trascorrervi un giorno intero. Da una biblioteca che diventa prigione si passa alla biblioteca all’interno della prigione nel film “Le ali della libertà”. Il protagonista, imprigionato nel carcere di Shawshank, viene incaricato di sistemare e ampliare la biblioteca carceraria, trasformandola in un luogo dal forte valore culturale e simbolico all’interno del carcere.

LUOGHI DI FANTASIA – Indimenticabile la biblioteca del castello di Hogwarts, scuola di magia della famosissima serie di “Harry Potter”, la biblioteca in particolare è uno dei luoghi preferiti della studiosa Hermione, un po’ meno frequentata invece da Harry e dall’inseparabile amico Ron. Biblioteche di fantasia sono anche la “Fortezza della Solitudine” del film “Superman”, che contiene la summa del sapere del pianeta Krypton e l’immenso “Archivio Jedi” del secondo episodio di “Guerre Stellari”, una biblioteca che racchiude addirittura un sapere galattico. Altre scene girate in biblioteche da “Se7en”, “Philadelphia”, “Ghostbusters”, “Indiana Jones e l’ultima crociata”, così come in “The Day After Tomorrow” dove viene mostrata un’impressionante biblioteca ricoperta di ghiaccio.

STORIE D’AMORE –Nella famosa pellicola “Colazione da Tiffany” una scena indimenticabile si svolge nella New York Public Library all’angolo tra la 42nd Street e la Fifth Avenue. Holly, che predilige la vita notturna e ignora l’esistenza di alcuni luoghi storici e culturali della città, viene condotta dal dolce Paul nella biblioteca pubblica e qui, nella sala dei cataloghi, sarà la destinataria di una “sussurrata” dichiarazione d’amore. Bellissimo anche il salone biblioteca del film d’animazione “La bella e la bestia”, una favola senza tempo in grado di affascinare grandi e piccini. Di tutt’altro tenore l’intensa scena girata all’interno della biblioteca in “Espiazione”: come sottolinea l’autore dell’articolo, gli spettatori, per una volta, sono giustificati se non fanno caso ai libri.

12 marzo 2013
http://www.libreriamo.it/a/3583/quando-il-fascino-delle-biblioteche-conquista-hollywood.aspx

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Messaggio Da sturmunddrang Mar 12 Mar 2013 - 21:03

a me i primi che vengono in mente sono Il nome della rosa e Centochiodi chissà
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Messaggio Da miss marple Mer 13 Mar 2013 - 0:16

ame colazone da Tiffany e il nome della rosa
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Messaggio Da Lia6641 Mer 13 Mar 2013 - 14:59

Mostra Internazionale Libri antichi e di pregio a Milano
Palazzo Giureconsulti 15 - 17 marzo 2013


http://eventi.alai.it/

Che meraviglia!
Peccato per la distanza Sad
Ci farei molto volentieri un salto.

E c'è anche

LIBRI COME 2013: A ROMA DAL 14 AL 17 MARZO

Libri come 2013. Festa del libro e della lettura. Al via la 4° edizione dell’evento da giovedì 14 a domenica 17 marzo all’Auditorium Parco della Musica di Roma.

Oltre 100 appuntamenti: conferenze, incontri con gli autori, dialoghi, tavole rotonde, reading, laboratori letterari, attività didattiche per le scuole, video e mostre. Riflessioni e dibattiti sui libri che sono risultati più interessanti in questi mesi.

Libri come 2013, anche per questa quarta edizione, punterà su uno dei percorsi tradizionali. Una sorta di fil rouge anche per le edizioni passate: Il racconto della scrittura e della lettura che attraverserà gran parte del programma della Festa del Libro e della Lettura.

Per il 2013, però, c’è un tema, dettato dalla recente storia del nostro tempo, che si può considerare il tema principale di Libri come: l’Europa, la sua crisi economica, le trasformazioni politiche e soprattutto la dimensione culturale e letteraria. Il nostro destino comune di europei è affidato alle riflessioni di un gruppo di scrittori del vecchio continente: Javier Cercas, Petros Markaris, Fernando Savater, Catherine Dunne, Uwe Timm, Frank Westerman, Miljenko Jergović, Dragan Velikić, Matti Rönkä.

Oltre alle conferenze, sono previste due “maratone” dedicate alle sfide che attendono l‘Europa: una affidata agli scrittori e un’altra ai saperi tecnici di economisti e sociologi.

L’arco della settimana di Libri come 2013 si apre domenica 10 con David Grossman, il potere della letteratura di fronte al dolore e si conclude la domenica successiva con Salman Rushdie, il potere della letteratura di fronte al potere tout-court. Molte mattinate saranno dedicate alle scuole con lezioni sul giornalismo e sulla lingua italiana.

Tra gli incontri in programma: i grandi autori italiani, da Aldo Busi ad Andrea Camilleri, le lezioni d’autore di Giorgio Agamben, Roberto Calasso, Massimo Cacciari e Massimo Recalcati, i dialoghi tra uno dei più importanti narratori americani, Richard Ford, con Sandro Veronesi, quelli tra Alessandro Piperno e Walter Siti sul realismo in letteratura, e ancora Umberto Galimberti su cristianesimo e modernità, tra Marco Malvaldi e Maurizio De Giovanni su come nascono le loro storie, la serata noir con Massimo Carlotto, Gianrico Carofiglio e Giancarlo De Cataldo.

Il romanzo familiare è al centro del dialogo fra Simonetta Agnello Hornby e l’israeliana Zeruya Shalev. Due autori e attori come Nanni Moretti e Fabrizio Gifuni terranno due reading a partire dal loro incontro di lettori con Goffredo Parise e Carlo Emilio Gadda.

Le tematiche discusse durante le tavole rotonde saranno principalmente dedicate al futuro del libro e dell’editoria, spazio dunque, anche agli esordienti. E infine l’incontro con un maestro come Ermanno Olmi, la lezione d’arte di Peter Greenaway. Libri come 2013 sarà anche la location in cui saranno presentati in anteprima alcuni fra i romanzi più importanti della stagione.

Gli spazi quest’anno presentano delle novità: dalle sale tradizionali al reinventato Spazio Garage con le sue tre officine.

Sul sito web dell’Auditorium Parco della Musica è possibile consultare il programma, informarsi sui singoli eventi e comunicare la propria adesione.

APPUNTAMENTI RADIOFONICI

Fahrenheit e La lingua batte

in diretta da Libri come 2013

Sabato 16

Foyer Petrassi dalle 14 alle 14.50

In diretta dalla postazione di Radio3, La lingua batte la trasmissione settimanale dedicata alla lingua italiana condotta da Giuseppe Antonelli.

Sabato 16 e Domenica 17

Foyer Petrassi dalle ore 16.50 alle 18

Fahrenheit, la trasmissione di Radio3 dedicata ai libri, avrà una propria postazione, nel Foyer Petrassi, che ospiterà ai suoi microfoni molti degli ospiti di Libri come. Conduce Tommaso Giartosio.
http://www.recensionilibri.org/2013/03/libri-come-2013-a-roma-dal-14-al-17-marzo.html

Mi sento maleeeeee Crying or Very sad
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