cronache del monoscopio

http://spettacoli.blogosfere.it/galleria/2012/12/la-piu-bella-del-mondo-roberto-benigni-lattore-porta-la-costituzione-in-tv.html/1

La più bella del mondo Roberto Benigni: l'attore porta la Costituzione in tv


Sicuramente Roberto Benigni si sarà fregato le mani soddisfatto, mentre ieri pomeriggio andava in onda il poderoso e clamoroso monologo di Silvio Berlusconi presso il salotto domenicale di Barbara D'Urso

L'ex premier ha infatti spiegato nel dettaglio in che modo, a suo dire, il Paese è reso ingovernabile da una serie di meccanismi (democratici?) che presiedono al controllo dei vari decreti e provvedimenti di legge.

Sarà sicuramente tema di discussione per l'attore toscano, che questa sera presenta su Rai 1 La più bella del mondo, il suo one man show dedicato alla Costituzione italiana.

"L'ho riletta ed è straordinaria: la più bella del mondo la nostra Costituzione. Mi sono occupato di Dante e della sua opera che illustra il cielo di Dio, con la Costituzione torniamo nel cielo degli uomini".

Così Benigni aveva illustrato il suo proposito di passare dalla lettura delle cantiche dantesche all'illustrazione degli articoli fondamentali del testo che è alla base dell'ordinamento politico tricolore.

Alle ore 21.10, inizierà quindi lo show, che sarà distinto in tre parti ben distinte: una prima dedicata alla satira sull'attuale disastrosa situazione socio-economico-politica (previste battute su tutti i protagonisti della cosa pubblica, da Bersani a Monti, passando per il redivivo Cavaliere); una seconda che è un inquadramento storico della nascita della Costituzione; infine nella terza ci sarà una vera e propria spiegazione delle voci in cui si suddivide il testo.

Ma perché uno show su un argomento così poco televisivo, si chiederanno in molti. Risponde lo stesso bischero folletto:

"In questo particolare momento storico ci stiamo tutti un po' perdendo. Bisogna riscoprire chi ci ha indicato e illuminato la strada con delle regole semplici".

La vediamo insieme in latteria??

ma solo io trovo irritante Benigni da quando si è messo a fare tutti questi programmi? che poi magari sono belli, ma già mi irritano le pubblicità e non li ho mai guardati


edit: stavo scrivendo contemporaneamente, nella mia osservazione è implicita la risposta

Al di là del suo modo di leggere la Divina Commedia che può piacere o non piacere, personalmente amo il modo in cui recita il canto del paradiso in cui incontra Beatrice, penso che per esempio abbia fatto un ottimo lavoro con la spiegazione dell'inno d'Italia a San Remo.
M'interessa vedere come sviluppa l'argomento anche perchè credo che in Italia solo il 20% della popolazione conosca, non dico tanto, i primi 5 articoli della costituzione e dicendo 20% mi son tenuta larga

boh, sono soprattutto le vagonate di enfasi, retorica ed emotività che ci mette lui e tutti quanti a infastidirmi
ma si sa, io sono tecnica

non fare così dai.......lo so che poi la sera piangi da sola nella tua cameretta per sfogare l'emotività

ma che c'entra?
è che mi sembra tutta una montatura, mi suona falso
mi sembra che miri a far commuovere più che conoscere

capisco il tuo pensiero e sono d'accordo con te sull'enfasi perchè anche a me disturba. Purtroppo per me, causa età , ricordo alcune letture di Gassman e altri grandi del teatro che usavano la stessa enfasi in alcuni spettacoli tenuti in fabbrica o nelle periferie urbane, penso servisse per tener desta l'attenzione del pubblico non abituato certo a lezioni universitarie su argomenti per i più astrusi. Una quindicina d'anni fa in tv, assistetti ad una lectio magistralis sul Rigoletto da parte del maestro Muti,fu una cosa molto coinvolgente, ma anch'egli usò enfasi e ironia ed umorismo dove necessitava per far passare il messaggio che la musica di Verdi non era muffosa o come veniva definita da alcuni solo
zum-pa-pa zum-pa-pa, ma era ancora viva e rappresentativa di sentimenti umani senza tempo.

Se anche solo al 10% di quelli che ascolteranno stasera Benigni arriverà il valore, il pensiero, lo spirito insito nella carta costituzionale scritta da uomini che avevano pagato sulla loro pelle l'essere liberi pensatori e democratici convinti, per me sarà un successo. La gente deve tornare a pensare e chiunque ha il dono di riuscire a provocare almeno una scossa di orgoglio o un sussulto d'indignazione ha tutto il mio rispetto

sturmunddrang ha scritto:ma che c'entra?
è che mi sembra tutta una montatura, mi suona falso
mi sembra che miri a far commuovere più che conoscere

non ho vito lo spettacoloe ho preferito guardare balasso instreaming che faceva una conferenza spettacolo sulle tecniche dipersuasione della pubblicità e della televisione.

partendo dal presupposto che benigni è molto convncente io vidi il discorso che fece sull'inno di mameli. bello. bello riferito al prodotto televisivo. non avevo sfficienti nozioni per interecettare eventuali inesattezze.

però per quantoriguarda dante si. lui lodeclama da dio. ma quando fa la parafrasi è micidiale, dice dellestronzate da denuncia. e sonoaltrettanto d a denuncia le universirà anche straniere che gli danno la laurea ad honorem

http://espresso.repubblica.it/dettaglio/benigni-meraviglia-imperfetta/2196718

Giovedì - la 7 - ore 21


Corriere della Sera > Spettacoli > «Servizio pubblico» e la trama da fiction
A FIL DI RETE
«Servizio pubblico» e la trama da fiction


«Quando la banda passò», lo speciale di «Servizio pubblico», a cura di Walter Molino, Stefano Maria Bianchi
La più bella fiction dell'anno sarebbe quella che riguarda il sequestro lampo del ragionier Giuseppe Spinelli, l'ufficiale pagatore di Silvio Berlusconi, rapito in casa per alcune ore nella notte tra il 15 e il 16 ottobre insieme alla moglie. Lo speciale di «Servizio pubblico», a cura di Walter Molino, Stefano Maria Bianchi e condotto da Sandro Ruotolo, ha tentato di fare luce su alcuni dei misteri che ancora avvolgono questa brutta storia: i banditi volevano davvero vendere a Berlusconi un video sul lodo Mondadori o in ballo c'era qualcosa di molto più pericoloso? E perché l'avvocato Niccolò Ghedini denunciò il fatto solo 31 ore dopo? Da dove arrivano gli otto milioni di euro di cui parlano i banditi nei giorni successivi al sequestro, da due cassette aperte in tre diversi istituti di credito? (La7, giovedì, ore 21.10).
«Quando la banda passò...» ha intrecciato una ricostruzione filmata della notte del sequestro e delle fasi salienti delle indagini della Squadra mobile di Milano con alcuni disegni a fumetti e con le interviste a Ruby, Gianpi Tarantini, Fabrizio Corona e, infine, con gli interventi di Marco Travaglio, Fiorenza Sarzanini e dell'avvocato Niccolò Ghedini.
Mai visto un Ghedini, di solito infastidito dalle domande dei cronisti, così disposto e impegnato a raccontare la sua versione. Come mai? È probabile che prima o poi la verità salti fuori (la trasmissione ha fatto un carico di dubbi e di situazioni da definire), ma un'occasione così i nostri sceneggiatori non possono lasciarsela sfuggire: la verità narrativa deve precedere quella processuale. Come si fa a non appassionarsi al pregiudicato barese con le scarpe rossonere, al silenzio della scorta, a un'azione che sembra presa a prestito da I soliti ignoti , alla scarcerazione di Pierluigi Tranquilli, spedito a casa perché sono venute meno le esigenze cautelari dopo mesi di indagini. La fiction, ovviamente, potrebbe produrla Medusa: «Spinaus».

Aldo Grasso

http://video.corriere.it/berlusconi-santoro-spot-servizio-pubblico/28b194e2-5a5c-11e2-b3af-cb49399e516b

spot di servizio pubblico

http://www.corriere.it/spettacoli/13_gennaio_09/facchinetti-ventura-sorrisi-canzoni_5088508e-5a69-11e2-b3af-cb49399e516b.shtml


Ventura-Facchinetti, torna il geloIn forse la prima puntata di Rai Boh
LA CONDUTTRICE AVREBBE LASCIATO LO STUDIO MENTRE SI STAVA REGISTRANDO LA PRIMA PUNTATA
Ventura-Facchinetti, torna il gelo
In forse la prima puntata di Rai Boh
Simona contesta il tono trash del programma. Ma il conduttore: «Qui regna il disordine, non c'è stata alcuna lite»


La popolare conduttrice Simona Ventura
«Il primo ospite di Rai Boh dov’è finito: Boh!». Sceglie l’ironia Francesco Facchinetti, via Twitter. L’ospite sparito sarebbe Simona Ventura. Il sito di Tv Sorrisi e Canzoni svela che martedì, nel corso delle registrazioni della prima puntata del nuovo programma di Facchinetti (Rai2, partenza prevista martedì 15), Simona Ventura ha abbandonato lo studio.
LA MAMMA - La presentatrice, ospite speciale della puntata, interpretava la «mamma» di Francesco che avrebbe dovuto «rieducare» il conduttore a fare televisione. Prima un black out elettrico di circa mezz’ora. Quindi, dopo la ripresa, la conduttrice, apparsa non a suo agio sul set, ha deciso di non continuare la registrazione abbandonando la trasmissione. Sotto accusa — dice qualcuno — il tono troppo trash del programma. Ma il conduttore smentisce: «Clima trash? No, al massimo sperimentale. È un programma nuovo dove regna il disordine. Dopo quattro ore sono stato io stesso a dire a Simona che poteva bastare». Ora non si sa se e quando Rai Boh ripartirà (forse martedì 22, con Fabio Caressa ospite) e se la parte registrata con Simona andrà in onda. Lo stesso Facchinetti fa il misterioso: «Ma andrà mai in onda Rai Boh? Boh».

LA LITE - Resta da capire se sia il nuovo capitolo di una lite tra i due iniziata a mezzo stampa (meglio che parlarsi di persona, no?) nell'agosto 2011. Simona Ventura allora aveva accusato Facchinetti di essersi smarrito e montato la testa, lui aveva risposto beneducato: «Simona è la mia mamma artistica, le voglio bene, come mi chiama per invitarmi alle feste, potrebbe chiamarmi per dirmi cose serie come queste». Quindi il riavvicinamento. Solo pochi giorni fa Simona Ventura aveva rivelato: «Con Francesco abbiamo avuto scontri duri, ma è venuto da me a dire che, dopo la sua rapida ascesa, aveva anche perso la testa e questo può capitare a un ragazzo giovane che ha fatto tante cose in pochi anni. Mi auguro che Francesco abbia voglia di ricominciare da zero, quando cadi ti devi rialzare». Anche in questo caso Facchinetti smorza i toni: «Era da tempo che non ci parlavamo con Simona. Ci siamo riappacificati un mese fa, non è che ci mettiamo di nuovo a litigare». Sara vero? Boh

Renato Franco

Questa sera sulla 7 alle ore 21 ci sarà eolo da Santoro

C O S A ???

si, è una settimana che parlano solo di quello

vediamo, se La7 non mi dà forfait preparo i poppi corni

Allora
già ''granada'' come sigla iniziale mi ha fatto capire come sarebbe stata impostata la trasmissione. Mi è sembrato di essere al circo Orfei con spunti della commedia dell'arte con Balanzone, Brighella e Arlecchino.
L'unica nota positiva le domande fatte dalle giornaliste: precise, stringenti, documentate però svilite dallo stesso conduttore che quando queste insistevano per avere una risposta le stoppava con un ''andiamo avanti''.
Occasione sprecata anche quella di Travaglio che mi fa pensare non abbia altro regisgtro di quello che porta avanti da anni immutato.
Sembrava volessero vedere chi prendeva l'applauso più lungo, lo scontro fra due narcisi che non farebbero mai a meno di un pubblico.

Gli ascolti hanno naturalmente premiato la compagnia di giro e così Santoro ha avuto quel che voleva e anche Berlusconi, perchè sicuramente salirà il suo gradimento.

Ha ragione Grillo quando dice che i salotti tv non premiano quelli che hanno qualcosa di serio da dire in politica, che è solo autoerotismo

concordo
trasmissione inutile, hanno solo rivangato le solite vecchie storie

http://video.repubblica.it/spettacoli-e-cultura/luisella-costamagna-lascia-santoro-una-scelta/116754?video=&ref=HRESS-10


Luisella Costamagna lascia Santoro: ''Una scelta''
'Ho deciso di interrompere la collaborazione con Servizio Pubblico. Una decisione sofferta ma inderogabile, partita direttamente da me, ma i cui dettagli non ho intenzione assolutamente di rendere pubblici. Ci tengo però a precisare che non ho al momento altri progetti televisivi, dunque la mia è una scelta ragionata non certo un mero calcolo". Così Luisella Costamagna conferma all'Ansa quanto anticipato oggi da Il Messaggero sulla sua intenzione di lasciare la trasmissione di Michele Santoro


Ecco come volevasi dimostrare..........
la sensazione che si aveva avuta della mancanza di considerazione delle due giornaliste, a servizio pubblico da parte di Santoro, trova conferma.
Peccato, perchè la Costamagna era stata bravissima nel mettere all'angolo eolo.

http://www.corriere.it/spettacoli/13_gennaio_29/fil-di-rete_b80146e4-69e1-11e2-9ade-d0fed6564ad7.shtml


A FIL DI RETE
I problemi irrisolti degli Amici di Maria
La drammaturgia di «Amici» si ripete implacabile anno dopo anno


Maria De Filippi durante «Amici» (foto Red Communications)
Sospeso il «Grande Fratello», sospesa l'«Isola dei famosi», tra gli storici reality della tv generalista è sopravvissuto solo «Amici». Il primo talent moderno della tv italiana è giunto alla sua dodicesima edizione: in attesa degli appuntamenti in prima serata, il sabato va in onda una puntata pomeridiana in cui si può vedere all'opera il modello educativo della scuola gestita dalla preside di ferro Maria De Filippi. Sul finale, entrano in scena anche studenti e professori de «La Scimmia», tra cui l'impareggiabile prof. Edoardo Camurri (Canale 5, ore 14.10).
La drammaturgia di «Amici» si ripete implacabile anno dopo anno, con gli allievi della classe (cantanti e ballerini) ormai simili a dei replicanti indistinguibili dai loro predecessori, anche se il programma promette di continuare a fare da stampella a un'industria discografica in affanno.
Nelle sue trasmissioni, Maria costruisce sempre dei piccoli mondi autoreferenziali, guidati da leggi proprie, con un proprio vocabolario comprensibile solo a iniziati e adepti (le «sfide», gli allievi «sotto giudizio», la «corsa al serale», la «prova comparativa»). Come fu per il celebre sgabello del «Costanzo Show», qui sono le divise colorate assegnate ai ragazzi a dettare la punteggiatura del programma, a scandirne i blocchi narrativi. Maria è il garante del rispetto delle regole, incoraggia e «cazzia», indirizza e consiglia i talenti ma anche i professori, spesso ben più narcisi degli allievi, e ormai portatori di un proprio ruolo ben scritto.

«Amici» si porta dietro due problemi irrisolti: il primo, è il rischio di sembrare la versione povera di «X Factor». Il secondo, è se abbia ancora senso oggi replicare il modello dell'accademia, quando la messa in scena dell'educazione in tv sembra ormai irrimediabilmente passare da altre forme, come quelle dell'utility e del tutorial.

Aldo Grasso


Cosa mi siginifca utility e tutorial riguardo all'''educazione in tv''?

credo si riferisca a tutti quei programmi che insegnano a fare cose: cucinare, ristrutturare casa, ecc.

ma il quesito è: se non gli piace perchè lo guarda? lo fa sembrare una cosa importante, è solo un programma d'intrattenimento

perchè è un critico e fa il critico, guarda programmi e ne scrive. è interessante la sua analisi ma nns ono d'accordo s ul fatto che amici sembra il fratello povero di x factor. sembra così solo perchèil target di amici è molto più popolare e i concorrenti spesso sono profondamenteingoranti. anche molti dei concorrentidi x factor sn profondamnte ignoranti ma sicerca id nasconderlo perchè x factor dovrebbe sembrare qualcosa per esperti.

non è così e non sarà mai così finchè ai concorrenti non verrà permesso di suonare, di portare canzoni proprie ben prima della penultima puntata, finchè nn ci saranno esibizioni con gruppo dal vivo e orchestra in almeno due puntate, e finchè ci sarà la formula prevista di canzoni castrate, assegnate da gente che nn conosce il concorrente che spesso a sua volta non ha mai sentito manco per sbaglio la canzone che deve eseguire.

http://www.televisionando.it/articolo/rai-boh-flop-cancellato-il-nuovo-programma-di-francesco-facchinetti/84699/


Rai Boh flop, cancellato il nuovo programma di Francesco Facchinetti


Non c’è pace per Francesco Facchinetti: Rai Boh, il suo nuovo programma su Rai 2 è stato un flop ed è stato cancellato subito dopo la prima puntata. È iniziato ieri sera in prima serata ed è stato archiviato perché ha totalizzato solo il 3,29% di share ed è stato visto da appena 343mila spettatori. Una débâcle televisiva per l’ex Dj che dopo il successo di X Factor non ha più beccato un programma TV.


La chiusura della scuola televisiva di Rai 2 è stata confermata da una nota di viale Mazzini: ‘Il direttore di Rai2 Angelo Teodoli, pur riconoscendo lo sforzo ideativo ed autorale della trasmissione Rai Boh, ha deciso di interromperne la messa in onda. Ringrazia Francesco Facchinetti per avere deciso di mettersi in gioco, gli autori e le maestranze che hanno lavorato al programma, nato – a suo tempo – anche per rispondere ad una richiesta di sperimentazione‘.
Rai Boh, probabilmente, è finito molto prima di vedere la luce: Simona Ventura, che sarebbe dovuta essere l’ospite d’onore della prima puntata, sembra che abbia abbandonato lo studio durante la registrazione. E nella puntata di ieri gli autori hanno “ripiegato” su Enrico Mentana. Con Simona Ventura, a quanto pare, c’è stata qualche divergenza di opinione e Facchinetti, dopo averla tenuta per quattro ore in studio, le ha detto che se voleva poteva tornarsene a a casa. Per l’ex dj nessuno screzio con la detronata regina della TV, ma solo tanta sfortuna nello scegliere i format. Flop anche per Rai 2 che sembra aver perso un po’ del suo smalto. Quanto a Facchinetti è l’ennesimo programma incompiuto dopo le delusioni di Star Academy, 101 modi di perdere un gameshow e Il più grande italiano di tutti i tempi.

http://www.kataweb.it/tvzap/2013/02/10/discovering-zeffirelli-90-anni-da-regista-1048314/?ref=HRESS-15

Omaggio a Zeffirelli, Sky Arte lo racconta
Omaggio a Franco Zeffirelli, nato il 12 febbraio 1923, questa sera alle 22.10, in prima visione assoluta su Sky Arte HD (canale 130 e 400). E' Discovering Zeffirelli, un ritratto del Maestro dai suoi inizi, dalla sua voce diretto da Lyndy Saville e girato nel 2011




Compie domani 90 anni Franco Zeffirelli, nato il 12 febbraio 1923. Tra i molti omaggi, c’è n’è uno televisivo che merita di essere segnalato: alle 22.10, in prima visione assoluta su Sky Arte HD (canale 130 e 400) va in onda Discovering Zeffirelli, un ritratto del Maestro dai suoi inizi, come assistente di Luchino Visconti, fino all’affermazione come regista d’Opera, teatro e cinema.



Il documentario inglese, diretto da Lyndy Saville e girato nel 2011, ricostruisce il percorso umano e professionale del regista che ha saputo conquistare i più grandi attori sia del teatro che del grande schermo, da Laurence Olivier a Elizabeth Taylor, da Maggie Smith a Richard Burton, il quale disse che si sarebbe fatto tagliare un braccio pur di lavorare con lui.

E’ lo stesso Zeffirelli, attraverso una intervista raccolta nella sua casa romana, a ripercorrere le fasi più importanti e significative della sua straordinaria vita e carriera: dall’infanzia difficile vissuta lontano dai genitori agli studi di disegno presso l’Accademia di Belle Arti e poi di Architettura a Firenze; e poi ancora i ricordi della guerra e dell’occupazione, l’incontro con Visconti, i primi lavori teatrali – tra i quali la prima rappresentazione italiana di “Un tram che si chiama desiderio” di T. Williams, “Sabato, domenica e lunedì” con Joan Plowright e Laurence Olivier - ai quali seguì il grande successo all’Old Vic, dove mise in scena Romeo e Giulietta. Era il primo regista italiano chiamato a lavorare nello storico teatro londinese e il trionfo su quel palcoscenico continuò: la versione cinematografica della storia d’amore più nota al mondo fu il primo di una serie di successi straordinari. Indimenticabili “Molto rumore per nulla”, il film con la coppia esplosiva Burton – Taylor, “Fratello Sole, sorella Luna”, la titanica impresa di “Gesù di Nazareth” , girato in nove mesi tra Tunisia e Marocco con una troupe di 120 persone, e poi “Otello”, interpretato da Placido Domingo, che con Zeffirelli ha condiviso molti altri successi.

Al termine del documentario Zeffirelli commenta: “Mi avete fatto ripercorrere la mia vita nel suo splendore e questo un po’ mi spaventa. Quando ripenso a tutto ciò che ho fatto resto senza parole. Cosa mi ha spinto? Cosa mi ha portato a fare tutte queste cose importanti e ad avere tanto successo? Ecco, io non lo so. Ho la sensazione che ci sia un sorta di equilibrio nella vita, per cui se perdi qualcosa da giovane, la riavrai più tardi. L’importante però, è avere fiducia nella vita”.