X Factor

Scass è per la traduzione di Sturm del cognome della stilista Westwood

aaaaaahn giusto

Nel Daily di #XF7 in onda oggi alle 19:45 su Sky Uno scopriremo finalmente quali sono i brani che Morgan ha assegnato ai suoi Under Uomini rimasti in gara! Nel frattempo vogliamo provare a farvi indovinare quali saranno le canzoni che i due ragazzi porteranno sul palco durante il terzo Live Show. Michele canterà un brano molto caro al suo giudice, famoso anche per il bellissimo video musicale che lo accompagna. Andrea si cimenterà con un pezzo di un famosissimo musicista inglese, ex membro di una rock band immortale


il primo può essere Bowie? (life on Mars - ashes to ashes)  
per Andrea - John Lennon ???  

Il terzo Live Show di #XF7 è alle porte e il gioco comincia a farsi davvero duro. Così duro che i nostri giudici hanno pensato a un tema molto speciale per la terza puntata dello spettacolo più grande dell’anno.

Quale? Beh, non possiamo ancora svelarvelo, ma vogliamo aiutarvi a indovinare. Tutte le canzoni che i nostri talenti porteranno sul palco dell’Arena apparterranno a un decennio davvero particolare. Un decennio fatto di generi musicali molto diversi, mode tanto effimere quanto variegate, band e personaggi indimenticabili, alcuni dei quali scalano tuttora le classifiche mondiali.

Avete capito qual è il decennio a cui sarà dedicato il terzo Live Show di X Factor? Preparatevi a rimettere le vostre scarpe con la zeppa!

Quindi anni '70 ???  

Miss tuo cugino giovedì canterà cieli neri... grande responsabilità eh! 

ma le zeppe sono degli anni '90??  
cioè c'è stato un remake ma originalmente erano anni '70  

no ma le zeppe anni 90?  

beh c'erano le compagne di mio figlio al liceo che ce le avevano
però io le prime che ho viste sono del 1938, nelle foto di mia mamma
quindi come al solito non conoscono la storia  

quest'analisi per Scass :

X Factor, più che un talent un fenomeno: dieci segreti per un successo
di ERNESTO ASSANTE


Gli ascolti volano, i social impazziscono, l'edizione numero 7 viaggia a gonfie vele. Dai giurati-coach agli aspiranti cantanti, dalle scelte musicali alla gara: così il talent di Sky è diventato irresistibile

ROMA - La nuova edizione di X Factor viaggia a gonfie vele. Il pubblico la apprezza, gli ascolti salgono, le aspiranti star si scontrano e i quattro "giudici/allenatori" affilano le loro armi per superare la selezione che ogni settimana manda a casa uno dei concorrenti. È uno show di successo, insomma. Andiamo a vedere perché.


I numeri. L'Auditel non coglie le sfumature, come ben sappiamo, e i numeri degli ascolti di Sky sono relativamente bassi. Ma chiunque può tranquillamente verificare che con questa edizione di X Factor si è creato il classico "effetto Arbore". Qual è? I programmi di Arbore, come Quelli della notte o L'altra domenica, non hanno mai fatto numeri esorbitanti, anzi, erano considerati programmi "alternativi". Eppure, bastava andare al bar il lunedì, o la mattina dopo la messa in onda di Quelli della notte, per verificare di persona che il numero dei telespettatori era certamente più alto. O, quantomeno, su un determinato target di pubblico, in questo caso quello giovanile e più appassionato di musica, le cifre non corrispondono alla realtà dei fatti. La platea giovanile del programma è cospicua, l'ascolto diffuso (ovvero tramite mezzi diversi, non solo la tv tradizionale) è radicato, il coinvolgimento dei telespettatori è molto forte, soprattutto attraverso i social network. X Factor è un "fenomeno", insomma, e i numeri degli ascolti non rispondono alla reale penetrazione del programma. Il che la dice lunga su come l'Auditel oggi non tenga conto della realtà dei fatti. Soprattutto per quello che riguarda la pay tv.

Mika. Se c'è una causa evidente del successo di questa edizione è lui. Simpatico, intelligente, preparato, ma anche ironico, attento, appassionato, Mika si è dimostrato una scelta vincente fin dall'esordio dei provini. Carismatico e romantico, elegante, mai vezzoso, Mika è il perfetto contraltare a Morgan, con il quale obiettivamente compete. Conosce la musica, anche quella italiana, e la conosce bene, ha studiato, e con il suo gusto naturalmente internazionale toglie anche quel resto di provincialismo che la trasmissione in qualche modo ancora aveva. Spinge la competizione verso l'alto, verso la qualità, senza però rinunciare ai doverosi elementi di spettacolo. È amatissimo dal pubblico femminile ma, data la pertinenza del suo ruolo, offre soddisfazioni agli appassionati di musica, in maggioranza maschi. Parla un italiano più che soddisfacente, il che non guasta, perché se così non fosse stato il suo ruolo sarebbe infinitamente meno rilevante. Ma i suoi errori sono diventati una caratteristica imperdibile dello show, perché sono naturali, spontanei, e Mika ci sa giocare su con grande intelligenza.

Morgan. Il personaggio chiave di tutto l'X Factor italiano è sempre stato lui, non solo perché ha vinto la stragrande maggioranza delle edizioni come "allenatore", quanto per il suo stare in scena, per le cose che sa dire, per come le dice, anche quando esagera e interpreta se stesso. Anzi, più Morgan è "Morgan" e meglio è. Perché i suoi commenti alle performance sono sempre, o quasi sempre, interessanti, perché arricchisce la trasmissione con sagacia, perché non spreca il tempo in moine insensate e vuote. E poi perché è Morgan, personaggio, divo, star, che interpreta il suo ruolo alla grande. E se negli anni passati non aveva un contraltare, e doveva limitarsi a "litigare" con Simona Ventura, quest'anno la presenza di Mika lo stimola a fare di meglio e a non riposare sugli allori.

Simona Ventura. Certo, è difficile pensare a lei come a un'allenatrice di talenti musicali, e le cose negli anni non sono particolarmente migliorate. Ma in termini di spettacolo la sua è una presenza necessaria: rappresenta il gusto medio, il pop nazionale, e in un simile show ci deve essere. Dice più o meno sempre le stesse cose, chiunque sia in scena, ma è appassionata, difende le sue scelte e i suoi ragazzi con l'energia dovuta, partecipa allo show con grande sentimento, e tutto questo rende le serate del live ancora più credibili. La signora della porta accanto, insomma, anche se vestita in maniera assai stravagante.

Elio. La sua presenza è stata, nelle edizioni precedenti, una sostanziale delusione. Tutto quello che ci si aspettava potesse fare non l'ha fatto, gioca poco sull'ironia, non è quasi mai sorprendente e persino sul piano musicale non riesce a fare delle scelte consone con la sua storia di artista. È, il suo, un ruolo indefinito, senza una personalità determinata, costantemente indeciso, insomma. Però quest'anno, vista la presenza di Mika oltre a quella di Morgan, sembra voler cercare di ritagliarsi uno spazio più definito, rispetto all'indefinitezza precedente. Staremo a vedere.

I concorrenti. La media migliora di anno in anno e in questa edizione ogni eliminazione sembrerà sostanzialmente ingiusta, perché i concorrenti sono tutti, chi più chi meno, bravi. Bravi non solo perché sanno cantare bene ma perché nella maggior parte dei casi hanno una personalità o cercano di averla. Si può tranquillamente dire che questa sia la migliore edizione di X Factor dagli esordi, con una qualità media dei concorrenti davvero alta.

Le scelte musicali. Sono determinanti nella buona riuscita dello show e nel mettere in luce le doti o i difetti dei singoli cantanti. Se fino alla passata edizione era il terreno d'elezione di Morgan, che ha sempre saputo scegliere, spesso rischiando moltissimo, quali canzoni far cantare ai suoi sia per mettere a fuoco le capacità sia per fare spettacolo sorprendendo gli ascoltatori a casa, quest'anno anche Mika gioca sullo stesso terreno, anche se in maniera diversa, come ha dimostrato scegliendo nella scorsa puntata un brano di Ray Lamontagne. Se le canzoni che i ragazzi cantano sono belle è bello lo spettacolo in generale, se le canzoni scelte dai capisquadra sono brutte la serata vira rapidamente verso la noia. Per ora le cose procedono per il meglio.

La gara. Qual è il problema di fondo di X Factor? Quello di essere una gara. Certo, direte voi, questo è anche il pregio, il motivo per il quale il pubblico segue lo show. Certamente è così, ma quello che ci preme di sottolineare è il diverso atteggiamento degli "allenatori" nell'affrontare la gara. Morgan, ad esempio, ha vinto moltissime edizioni non puntando alla vittoria, ma all'esaltazione del talento dei suoi concorrenti. Il che gli ha permesso, ad esempio, di far esplodere Mengoni, o di mettere in luce senza vincere, quello che Noemi sapeva fare meglio. Cercare il talento è la "mission" di X Factor, la vittoria dello show è una conseguenza. Non è lo stesso atteggiamento che hanno avuto, nelle passate edizioni, Simona Ventura e, in particolare, Elio, che hanno apertamente giocato per vincere. Elio soprattutto, facendo scelte che difficilmente avrebbe fatto se avesse scelto sulla base dei suoi gusti, della sua cultura, della sua storia. Ma anche Simona Ventura è spesso incappata in questo errore. Errore che mina fortemente a credibilità del caposquadra quando deve, come il regolamento chiede, vestire i panni del giudice. Il giiudice di X Factor dovrebbe valutare gli artisti degli altri capisquadra con onestà, puntando a far vincere il migliore, anche se non è parte della sua squadra. Se non fa così e penalizza chi è più bravo per favorire il proprio concorrente, lo show perde senso, diventa una semplice gara televisiva, peraltro insulsa. Simona Ventura sembra, quest'anno, meglio orientata, e anche Elio, complice la concorrenza di Mika e Morgan, potrebbe pensare meno a vincere e più alla musica.

Lo show. Detto con grande franchezza è la parte meno bella. Perché costringe i cantanti a fare delle cose che normalmente non farebbero, ad andare vestiti in modi in cui non si vestirebbero, a fare dei gesti, delle movimenti, delle facce, che probabilmente non farebbero parte del loro repertorio. Ed è insensato, sbagliato, brutto. La cantante ha troppi piercing? È un suo problema, o una sua caratteristica, toglierli è sbagliato. La cantante ha gli occhiali e sono troppo grossi? Farli scomparire alla prima esibizione sul palco è terribile, perché è il segno di una manipolazione inutile, soprattutto all'inizio. E questo Luca Tommassini lo dovrebbe capire per primo. La "credibilità" di uno spettacolo come questo è data dal basso livello di manipolazione dei cantanti, non dal suo contrario. Il motivo per il quale gli Ape Escape godono del favore popolare è proprio dato dal loro immodificabile look. La gente apprezza la verità, non la manipolazione di questa a fini di showbusiness. Vedere Gaia senza piercing e con il cappello da cavallerizza ha fatto male al cuore, ha dato l'idea di una ragazza nelle mani di qualcuno che gli ha detto "se vuoi avere successo devi fare così". Che orrore. Meglio i capelli lunghi e le infradito del cantante degli Ape Escape. Ci sono artisti per i quali la manipolazione del personaggio è parte della loro arte, come nel caso di Mengoni. O forse nel caso di Michele. Per altri è pura follia vestirli in maniera ridicola, offensiva, insensata. E si da spazio, giustamente, alle critiche di chi pensa che show come questi producano idioti e non artisti.

Alla fine? Alla fine X Factor è un ottimo spettacolo, ricco di musica, spesso buona, di personaggi interessanti, di commenti musicali non campati per aria, di approfondimenti e leggerezze, di facezie e litigi ben equilibrati. È uno show che continua a crescere perché punta più sulla qualità che su altro, e questo fa la differenza. Sperando che, come qualche volta è accaduto negli anni passati, vinca davvero il migliore.

condivido, soprattutto quello che ha scritto nel capitolo "show"
sarà contento tommassini




Filippo Timi a TvBlog: "La tv mi piace, ma mi tutelo. Sono fan di X Factor, vorrei la Ventura come amica"

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Hai rivelato di essere un fan di X Factor. Vorrei un tuo commento sui giudici, so che stimi molto la Ventura…

I giudici sono molte belli tutti e 4 insieme. Io sono un fan di Elio e Le Storie Tese, ascolto i loro cd in macchina; lui è preparatissimo, ma ti fa anche sbudellare dal ridere. Mika mi ha sorpreso, parla benissimo italiano e fa delle gaffes fantastiche; si sente che ha un gusto e una raffinatezza pazzesca. Simona Ventura secondo me ci prende: quando si innamora di un artista, non lo molla, ci crede fino in fondo. Ha una determinazione pazzesca, cavolo, vorrei averla come amica, per chiedere un consiglio, perché so che mi porterebbe alla meta. Ha una forza straordinaria. Morgan è la rockstar, forse l’unica italiana che abbiamo. È sul filo del maledetto ma è anche saggio: se lo ascolti bene, a parte come si camuffa, è molto profondo. Questi 4 insieme sono già uno show. Poi c’è il resto. Ai provini quando c’è qualcuno che canta bene, che si vede che cattura l’attenzione, mi commuovo perché X Factor dà la possibilità a persone sconosciute di ogni età che magari cantano da sole a casa. Potrebbe essere più semplice per un giovane, ma è bello perché dà spazio anche over 30. Quando succede che persone con un mondo interiore ed artistico di valore ottengono visibilità è un regalo.
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http://www.tvblog.it/post/433907/filippo-timi-a-tvblog-la-tv-mi-piace-ma-mi-tutelo-sono-fan-di-x-factor-vorrei-la-ventura-come-amica

http://archetypals.blogspot.it/2013/11/italian-singer-morgan-injects-classical.html

Italian singer Morgan injects Psychodrama into X Factor


I started to watch X-Factor to please my girlfriend after she gets home from work and we both chill on the couch watching tv.

At the beginning I had a total disregard for what was going on within this talent-show, until last year's edition when I noticed one of the judges really put some serious energy on his scouting job.

Indeed for the first time in my lifetime of Italian tv-watcher, I was experiencing something meaningful was taking place on the screen and it didn't affect my emotional sphere just as a viewer but also as a human being.  

Marco Castoldi aka Morgan is an Italian singer whose band "Bluevertigo" was kind of popular during the 90's as he embodied the archetypal figure of "Poète maudit" which apparently is not applicable in Italy's gerontocratic music scene, characterized by Neapulitan melodies and Opera singers like Pavarotti.  

Indeed both himself and his former wife, Italian actress Asia Argento they are more suitable to a more lively British/American setting where lost soul musicians dealing with inner daemons are not only tolerated but likely more than welcome.

Although Morgan's contribution to X-Factor is not only a matter of  an underground musician' shenanigans or atmospheres, the story is much more complex than that.

Indeed what really impressed me of his work as X-Factor's judge it was the care and the complexity of his work as talent-manager, which can be summarized in one word: Psychodrama or better, to go at the very heart of things: κάθαρσις (Catharsis).

Like in a greek tragedy, Morgan as a judge is able to immediately spot his talent's major psychological weakness. Like in the Greek best mentoring tradition, Morgan forces his singers to face their worst enemy possible: themselves. Then like in a magic show he's able to sublimate that conflict into an aesthetic joy for those who see the unraveling of the miracle, whilst the victim (the singer) undergoes a psychological transformation process.

As all this takes place, the viewer has the unique chance of listening to the greatest music ever, not just because of the aesthetic value of his playlist nor for his enormous knowledge of the subject or his intellective appeal, but because his music selection always deals with psychological customization.

The potential Rockstar always gets from Morgan the judge, the perfect song according to his personal story, his inner daemons, his major unconscious needs etc. In practice what the viewer is witnessing is a real psychodrama and not just a talent show.

I don't think the X-Factor Production would have ever expected such a complexity scheme from any of their judges. I mean it would be simply impossible unless you hire Roman Polanski.

Also because in order to activate such a transformation process you need to know the basic mechanisms of Psychodrama, you have to perfectly know Aristotle's three act structure and most of all you have to know how human catharsis works. And don't forget the music knowledge.

I think the show within the show that Morgan was able to build up with his personal skills goes well beyond the very nature of X Factor as a simple talent show.

I never seen such a display of beauty and complexity and such a wise handling of sub-text, anywhere in the world except in some rare Hollywood movie of the past.

This is a Super-X-Factor, something that still at today it has to be invented and certainly this is something that the average viewer is unable to understand unless he/she has a background in Humanities with a focus on Greek Philosophy and Storytelling Theories.

What Morgan did was an outstanding work which only a real genius can do. Period. And he's doing it for free, because certainly the X-Factor's authors and producers completely ignore what catharsis is, unless they are into storytelling like Robert McKee or they know how to apply subversion on a massive level like Quentin Tarantino.

The most important thing now is to take notice that a new height has been reached within Reality tv and this must be a new starting point for tv production on a global scale: Demanding psychodrama to be involved in every tv show from now on. Why? Well because as Dostoevsky once said: "Beauty will save the world".

Is that enough reason?


Gianluca D'Agostino



Gianluca D'Agostino worked for CNN in Washington, D.C. and for Associated Press Television in Rome and Tirana. D'Agostino is well known for his interview to Larry King and for questioning Bill Gates after the 1998 filing of the Microsoft antitrust case. D'Agostino writes for the progressive political website Atlantic Free Press, for American Chronicle, Yahoo Voices, Addicting Info and Examiner.com

lavorerà ancheper  cnn  ma è uncoglione immenso

1:parla dellamusica napoletana senza sapere di  cosa parla perchè pensa  a o solemio cantata  da  elvis o da altre robe  cantate  dagli americanipensando di cantare cose italiane

2 l'opera e pavarotti sono come il colosseo.

marco è unartista che starebbebene inmaerica o in inghilterra? sempre detto che dovrebbe scappare in un altro paese. però marco ha effettivamente studiato  i classici. inunmodoincui in nghilterra e in america nn si  fa. tra l'altrol'ameica, paese  dove hanno girato unfilm criminale  come troy e  hanno avuto ilcoraggiodi dire  che patroclo era  cuginio di achille  quandoin realtà  era l'amante. oltre a tutte le  cagate pazzesche che ci  hanno messo dentro

dopo questo post direi che non ci sono altre parole da poter aggiungere,metto a scass la sua emoticon,tanto lei già sa



a parte questo,penso che quello del giornalista è un bellissimo lavoro,ma va affrontato con coscienza, ed esercitato
da persone che hanno una grande cultura ed un'ottima e funzionante connessione sinaptica cerebrale.
in poche parole,non si possono dire certe boiate! perchè fare informazione e diffondere notizie,in qualsiasi
ambito/materia/argomento è una responsabilità, troppo spesso invece succede il contrario.

parlando meno seriamente aggiungo:
1- cos'è il  MUORZ N'CANN ?
2- anche non sapendone il significato ho riso già mezz'ora per tutto il resto
 

detto questo,vi auguro buona serata e buon xfactor per stasera

sima questo ha studiato, ha fatto il classico come nn perde occasione di dimostrare. è questo i problema

stasera solito posto solita ora  

Le sorprese di stasera sembrano non finire mai!

Direttamente da Ci Pensa Rocco, in onda martedì su Cielo alle 23:00, Rocco Siffredi è in arrivo all’X Factor Arena! Il celeberrimo attore, regista e produttore porno (ma non solo!) sarà ospite di Xtra Factor, dove commenterà con noi il terzo Live Show di X Factor. Siete curiosi di vedere che cosa combinerà? Non vi resta che seguire X Factor alle 21:10 su Sky Uno e, subito dopo, Xtra Factor!

       

miss leggi sopra

@ scass : ehhhhh ma che abbia frequentato il liceo classico non vuol necessariamente dire che abbia acquisito veramente una maturità e cultura classica. e infatti ne abbiamo avuto la dimostrazione.  


@ miss : ahahahah che poi uomo gentilissimo ed educatissimo veramente rocco eh,anche simpatico. come faccio a saperlo? ok adesso mi prenderete in giro per sempre,ma correrò il rischio
niente di che,gli ho fatto un paio di wallpapers.   non pensate male eh,erano su un suo servizio fotografico,tutto vestito,anche elegante.
lo sapete che io ho sempre mandato curriculum ovunque, anche ad agenzie di management,comunicazione etc, e quella volta lui mi ha contattato perché aveva visto il mio curriculum e lavori grafici tramite l'agenzia di cui era cliente,lui mi ha spiegato così. e non era uno scherzo,era davvero lui! comunque poi gli è piaciuto tutto e ha detto che se avesse avuto qualche altra esigenza grafica me l'avrebbe detto,si è voluto tenere mia mail e cell e mi ha lasciato il suo skype. tanto gli avevo detto che non lo usavo skype,ma va beh. lo volete,voi che avevte skype? comunque è finita così eh,però ecco è stato un episodio divertente alla fine.

fatti scaipppppp

io quella frase l'avevo interpretata relativa a come vedono la musica italiana negli Usa, anche se in effetti aveva scritto tutt'altro





dovrebbe esserci anche Filippo Timi all'Extra factor




intervista a Mika
http://skyuno.sky.it/skyuno/news/2013/11/07/x_factor_2013_intervista_a_mika.html

bello proprio il titolo del suo cd  

@ scass : ahahahahah dici per rocco???   
solitamente non mi piace molto ciò che è  "social", ma di skype riconosco sicuramente l'utilità. prima o poi mi devo decidere,amche se alla fine non risolverei molto,dico per riuscire a parlare con voi,perchè tanto quando non posso stare al pc o comunque sono incasinatissima ovviamente non posso neanche collegarmi a skype.
e tanto in ogni caso sul mio cell dubito fortemente di riuscire a farlo funzionare. va beh,pazienza

miss marple ha scritto:stasera solito posto solita ora  

Qui in chat o su skype?

X Factor, Mika al Mattino: «Sono pazzo di Morgan, farei un disco con lui»

Una vita di talent(o). Mika ha pochi anni di carriera alle spalle come musicista, eppure ecco che già confeziona un «Best of», in coincidenza con la grande esposizione mediatica che la tv gli regala in Italia («X Factor», ieri in onda il terzo live) e in Francia («The voice»), dov’è contemporaneamente impegnato come giudice.

Imbarazzato, stanco, distratto dalla sua professione principale?
«No, sono esperienze che porto avanti con molto piacere, convinto di imparare un sacco di cose. A cominciare dalla conoscenza di tanta bellissima musica degli anni Sessanta, quando la melodia era assoluta protagonista, proprio come piace a me».

In questo la starà aiutando anche Morgan...
«Sono felice di averlo conosciuto, è fortissimo e molto preparato: tra scandali e situazioni a effetto è diventato popolare, ma a me piace la sua qualità di musicista che al piano si diverte come un bambino e non si fermerebbe mai di giocare con i suoni e la musica. Mi sta facendo scoprire i vostri grandi cantautori, stiamo anche provando a fare qualcosa insieme, in vista del mio prossimo album: il problema sono i tempi e il fatto di perderci in tanti esperimenti collaterali. Ma se ce la faremo sarò contento di coinvolgerlo in qualcosa di mio: Morgan ha talento, poesia e per me si tratta di una magnifica scoperta».

http://www.ilmattino.it/SPETTACOLI/MUSICA/mika-x-factor-mattino-intervista-morgan/notizie/352274.shtml


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«La mia musica è pop come me. Ecco perché sono a X Factor»

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È vero che con Morgan c´è in programma un album?
Un album?! Io vorrei prima finire almeno una canzone con lui. Siamo andati in studio, ho registrato le parti vocali ma lui deve completare quelle musicali. Morgan è un folle bambino appassionato di musica. Polemiche e trasgressioni a parte, ha un talento notevole e posso imparare molto da lui.
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http://www.larena.it/stories/178_interviste/586820_la_mia_musica__pop_come_me_ecco_perch_sono_a_x_factor/?refresh_ce&scroll=2000

 

ecco e l'altra sera l'ha scoperto anche fisicamente