Sanremo - l'innominabile kermesse

stmattina a radio deejay ne parlavano, castaldo ha datk 10 a elio,la venegoni ha messoi giudizi, bocciati mengoni e chiara galiazzo...

bè, la canzone di una nota sola la voglio sentire anch'io

come una nota sola?


tra l'altro lla galiazzo hanno visto che il tango le dona e glielo fanno scrivere da bianconi....

Spoiler:

Tra parentesi Bianconi ha detto che non segue i talent e che nessuno gli aveva detto che la canzone era per la vincitrice e di non sapere nemmeno chi è.
Si vede che sforna le canzoni e poi le consegna alle case discografiche da distribuire alla cavolo

Spoiler:

boh, c'è scritto nell'articolo che ha una nota sola


dici che rosica, eh?

sturmunddrang ha scritto:boh, c'è scritto nell'articolo che ha una nota sola

sima sarà una gag degli elii dai, cioè come la fai u na canzone mono-nota?

sturmunddrang ha scritto:dici che rosica, eh?

nooooooooooooo

povero

dall'intervista di vanity fair a Pagani:


Pagani ha i propri favoriti alla conquista del gradino più alto del podio


''Elio e le storie tese hanno superato se stessi''
Avrà azzeccato la previsione?


rilancio in vista per la prossima edizione di xf che quest'anno come del resto negli anni precedenti ai quali ha partecipato non l'hanno visto brillare

Intervista ad Antonio Maggio degli Aram, in gara quest'anno nella categoria giovani. Parla anche di Morgan

Antonio Maggio: “Io figlio di un talent Minore”

Lui, quattro anni fa, vinse la prima edizione di X Factor. Oggi è tra gli esordienti di un Festival di Sanremo che schiera, tra i big, altri “frutti” più recenti dello stesso talent. Allora lui era nel gruppo vocale degli Aram Quartet, oggi è “solo” Antonio Maggio, simpaticissimo pugliese con una canzone alla Fred Buscaglione, Mi piacerebbe sapere, che mette allegria. È felice di essere all’Ariston, senza recriminazioni. «Con gli Aram Quartet sono stati due anni meravigliosi. Certo, Marco Mengoni vinse e subito dopo andò tra i big a Sanremo. Quest’anno anche Chiara. Dite che ho scelto l’edizione sbagliata?». Sia gli Aram Quartet che Marco Mengoni e Chiara, escono dalla squadra di Morgan. Un caso? «No. La prova del fiuto artistico di Morgan. Per lui ho stima immensa. Tra noi si creò grande empatia. Credeva molto nel nostro progetto. E pensare che non lo volevo fare X Factor». Perché? «Cantavo da solista. Ma il mio produttore dell’epoca sapeva che cercavano un gruppo vocale e mi ruppe le scatole ogni giorno per convincermi. Il resto della storia lo conoscete…». Il resto della storia dimostra che il talento è anche saper rompere le scatole? «Certamente. E ci vuole anche qualcuno che valorizzi le tue “voglie” musicali, come sa fare Morgan. Mi sarebbe piaciuto continuare a lavorare insieme. La Sony, la casa discografica di allora, ha ritenuto diversamente. Eppure non è difficile andare d’accordo con Morgan. Basta essere sinceri fino in fondo, e non avere peli sulla lingua». Morgan ha detto che anche a questo Sanremo non lo hanno voluto. «Il Festival ci guadagnerebbe. È un genio. Mi sbalordisce la sua cultura, la sua sensibilità artistica. Musicalmente è immenso, conosce e suona tutto». Ora è diventato papà per la seconda volta. «Non sono ancora riuscito a fargli gli auguri: Morgan, congratulazioni, mi fai avere il tuo nuovo numero?». Messaggio lanciato. Ma non è un po’ invidioso di essere “solo” tra i giovani mentre altri frutti dei talent sono tra i big? «Vogliamo scherzare!!! Io sono contentissimo di essere in quest’isola felice degli esordienti. C’è molta meno pressione, meno aspettativa e tantissima ottima musica. Dove c’è la qualità non c’è marchio di fabbrica, talent o no. La tv è una rampa di lancio. Ma dopo, per volare, bisogna sbattere le ali. Da soli. Senza etichette tv». A lei hanno fatto pesare l’etichetta di X Factor? «Beh, mi sono sentito chiamare come “quello degli Aram Quartet” molto spesso. Ma per carattere so rimboccarmi le maniche». La sua prima volta davanti a un microfono? «Le leggende famigliari narrano di Antonio a due anni che costringe papà, allenatore di calcio, e mamma, insegnante all’asilo, a registrare tutte le sigle dei cartoni alla tv. Poi, sulla base registrata, mi esibivo cantando a squarciagola. Tra me e la musica c’è attrazione da sempre». E tra Antonio e le donne? «Ecco l’unica altra passione che potrebbe distrarmi dalle note: le donne. Tutto sta a trovarne una che accetti di venire dopo la musica. Deve essere comprensiva e per niente gelosa». Lei vuole tanto. Magari la incontra a Sanremo? «Pensare che gli anni scorsi c’erano Belen e la Canalis…… Urna collega che le piace molto? «Emma: ha voce e grinta; parlo dal punto di vista artistico, eh!». E potrebbe darle qualche consiglio per vincere l’emozione da debutto. «In realtà al Festival ci ho già cantato. Nel coro dell’orchestra, era il 2005 o il 2006. Dovevamo provare le canzoni di Massimo Ranieri, che però era in ritardo. Mi chiesero di “farne le veci” in prova. Intonai Rose rosse. A un certo punto, mi sento battere sulla spalla, è Ranieri: “Bravo ragazzo, farai strada. E tornerai a cantare qui”, mi dice sorridendo. Quella volta gli lasciai il palco, ma è stato un buon profeta…».

secondo video-diario di Chiara
http://xfactor.sky.it/2013/01/30/il-diario-di-chiara-2/


chissà se è così naturale o è già al quarto cicchetto?

secondo me è così davvero. fa troppo ridere

http://www.rockol.it/news-466691/Sanremo-2013-fra-gli-ospiti-Bocelli,-Antony,-Avidan,-Veloso,-Carla-Bruni


04 feb 2013 - Si è svolta la conferenza stampa di presentazione del Festival di Sanremo 2013, presso il Teatro del Casinò della città Ligure. Presenti i rappresentati delle autorità locali, i presentatori Fabio Fazio, Luciana Littizzetto, il direttore musicale Mauro Pagani e responsabili della RAI.
"E' una settimana di vacanza, vogliamo essere allegri. E' l'affetto nei confronti del Festival che ci porta qui", ha esordito Fazio. Che poi ha rispiegato il meccanismo 7 campioni in gara il martedì 12, 7 il mercoledì: eliminazione immediata di uno dei due brani presentati - i brani superstiti arriveranno in finale. Fazio ha poi annunciato i filoni di racconto del festival.
Il primo è fatto di "tre inciampi", tre momenti che - sfruttando il bicentenario della nascita di Verdi - cercheranno connessioni tra musica colta e popolare. Quindi un omaggio al compositore nella prima serata, la presenza di Daniel Barenboim il 14 e la presenza del direttore d'orchestra Daniel Harding la sera della finale. L'altro racconto, ha spiegato Fazio, è quello della tradizione del Festival di Sanremo (con i già annunciati ospiti Toto Cutugno, Ricchi e Poveri e Al Bano). L'ultima sera a chiudere questo racconto sarà presente Andrea Bocelli.
Tra gli altri ospiti musicali annunciati, Carla Bruni, Asaf Avidan, Antony & The Johnsons, Caetano Veloso. Tra gli ospiti non musicali, Claudio Bisio, Marcorà e Beppe Fiorello (che presenterà la fiction su Modugno).
E' stata annunciata inoltre la composizione della giuria di qualità, che conterà per il 50% sulla vittoria finale (l'altro 50% sarà deciso dal televoto): Nicola Piovani, Elonora Abbagnato, Stefano Bartezzaghi, Cecilia Chailly, Paolo Giordano, Carlo Verdone, Claudio Coccoluto, Rita Marcotulli. La giuria della sala stampa voterà solo nelle prime serate, pesando per il 50% per le eliminazioni delle canzoni dei Campioni e per le eliminazione dei Giovani; ma smetterà di nelle due finali, dove voterà solo la giuria di qualità.
E' stata quindi la volta del Direttore Musicale Mauro Pagani che cercato di rimettere al centro la musica, ricordando che tra canzoni in gara, giovani e serate tributo quest'anno verranno eseguite oltre 65 canzoni - con gli stessi tempi di prova dell'Orchestra. Per quest'ultima, il regista Duccio Forzano ha assicurato maggiore visibilità nella regia. Infine, di nuovo Pagani ha annunciato qualcuno dei duetti della serata del Venerdì, dedicata alla tradizione e alla storia del Festival: Antonella Ruggiero con i Marta Sui Tubi, Emma Marrone con Annalisa e Franco Cerri con Simona Molinari e Peter Cincotti.

madò la abbagnato, ma perchè perde tempo con ste robe?


cmq tutti nomi amici e amici di amici di fazio. si è costruito e ha solidificato una rete di conoscenze pazzesche da poter utilizzare per costruire dei programmi che, anche se noiosi a volte, sono cmq di richiamo: lui attira la gente con ilnome del direttore d'orchestra che nn è più roba d'elite ma per tutti perchè lui lochiama egli fa spiegare le opere e tutto. così la gente vede la qualità e riconosce il grosso nome. lor o vannoe ci guadagnano tutti, in soldi e in bella figura. idea semplicissima e geniale.

scenografia del festival di San Remo 2013


i giornalisti la definiscono d'ispirazione barocca, a me sembra post-moderna

a me sembra inquietante

sì sembra il luogo di una dismissione industriale

altro video diario di Chiara

http://xfactor.sky.it/2013/02/07/il-diario-di-chiara-3/

ma stasera facciamo la chat??

io sn via

...io ci sono!

io magari arrivo a un certo punto....

che punto??

a una certa ora

non fare la furba eh
tu non hai diritto alle 2 ore canoniche di ritardo

mi avvalgo della facoltà di non rispondere

Ci sono anche io
A più tardi